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Cronaca

Il caso "laurea falsa" scuote il Comune, il M5S all'attacco: "Depositiamo una mozione sfiducia al sindaco"

A segnalare il caso era stato il Movimento 5 Stelle, chiedendo di verificare la correttezza del curriculum presentato da Prati

Il caso "laurea falsa" ha scosso l'amministrazione comunale. Giovanna Prati, assunta nell'ufficio di gabinetto del sindaco Davide Drei, ha dichiarato di essere in possesso di una laurea in Lingue e Letterature straniere conseguita nel 1994 all’Università di Bologna. Gli accertamenti hanno consentito di appurare che Prati non ha mai conseguito la laurea. Per questo motivo giovedì scorso ha rassegnato le dimissioni, comunicate attraverso una nota dal primo cittadino. A segnalare il caso era stato il Movimento 5 Stelle, chiedendo di verificare la correttezza del curriculum presentato da Prati, assunta con un contratto a tempo determinato da 23.752,32 euro annui.

Il Movimento 5 Stelle ha annunciato che sarà depositata una mozione di sfiducia, chiedendo la firma a tutti i consiglieri attualmente in carica. "E' ora di passare dalle parole ai fatti - attaccano i pentastellati -. Riteniamo che oltre a fare delle chiacchere questa maggioranza, composta da Pd ma anche da liste civiche che si dicono autonome, prenda una posizione chiara. Anche in vista delle imminenti elezioni politiche riteniamo sia necessario che i cittadini sappiano quali sono le forze politiche che giustificano un sindaco che fa un errori così clamorosi, e quali invece no. Per presentare la mozione di sfiducia servono 13 firme, e deve essere votata dalla maggioranza assoluta dei consiglieri (17)".

Commentano i consiglieri del Movimento 5 Stelle Daniele Vergini e Simone Benini: "Caro sindaco Drei, diciamo che di fiducia da parte sua ce n’è stata sicuramente tanta e sicuramente mal riposta, ma chiediamo di conoscere sulla base di quale professionalità ed etica lei ha omesso di fare verifiche sulla laurea, richiesta per legge per il tipo di inquadramento da lei specificamente richiesto per quel ruolo, secondo noi la tessera di partito della signora l'ha vista molto bene (nel 2014 era candidata con la lista di centrodestra "Noi Forlivesi", ndr), ma doveva guardare meglio il titolo di studio. Un sindaco che nomina in base al “manuale Cencelli”, e per di più nomina persone senza le qualifiche dovute per Legge è un sindaco che non fa bene il suo lavoro, disonora le Istituzioni e meriterebbe solo di andare a casa, ma solo dopo aver chiesto scusa all'intera cittadinanza".

“La condotta del Sindaco è molto chiara e netta - aggungono Vergini e Benini -. Per sua stessa ammissione la selezione di Prati è avvenuta “con valutazione diretta di curriculum da parte del sindaco”, Drei, inoltre, in risposta alle nostre critiche in merito all’affiliazione della signora Prati al Centro Destra per il quale era in lista alle amministrative 2014, aveva dichiarato: “viste le illazioni di ipotetici "inciuci", lo ammetto, sono colpevole, non ho mai chiesto se e quali tessere di partito avessero, ma ho cercato di prediligere la professionalità, l'etica e la fiducia”. Purtroppo i fatti dei giorni successivi lo hanno puntualmente smentito”. 

“Rispetto a questa condotta esistono solo due ipotesi: o la si condanna o la si considera senza alcuna importanza, non esistono vie di mezzo. Quindi se il Pd scaricherà realmente Drei lo vedremo unicamente alla prova fatti in Consiglio Comunale quando voteranno una mozione di sfiducia nei suoi confronti - è l’affondo dei pentastellati -. Sarebbe bello che una volta tanto questa maggioranza, composta da Pd ma anche da liste civiche che si dicono autonome solo a parole, prendesse una posizione chiara, anche perchè in vista delle imminenti elezioni politiche riteniamo sia necessario che i cittadini sappiano quali sono le forze politiche che giustificano un sindaco che fa errori così clamorosi, e quali invece no".

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