rotate-mobile
Cronaca

Caso Palafiera, il Comune: "Un milione di euro in più? Faremo i conti per capirlo"

In un’infuocata conferenza stampa i proponenti hanno stilato i possibili costi aggiuntivi che il Comune dovrà sborsare nel momento in cui è scattato il rifiuto dell’unica proposta presente sul tavolo

“Sarà premura degli uffici stilare un computo dettagliato dei costi del Palafiera, dividendo fra investimenti necessari e costi di gestione, e tale computo sarà reso noto quanto prima”: è quanto spiega il Comune di Forlì in una nota dopo l’affaire della seconda bocciatura da parte del Comune  del progetto di gestione della struttura elaborato dall’associazione di Romagna Fiere, Venturelli Romolo Srl e Tigers. Infatti, dopo il fallimento del tentativo di affidare il PalaGalassi ad un gestore privato, il municipio sarà costretto ad una gestione interna, almeno per i prossimi mesi, così come d’altra parte sta facendo da due anni a questa parte.

In un’infuocata conferenza stampa i proponenti hanno stilato i possibili costi aggiuntivi che il Comune dovrà sborsare nel momento in cui è scattato il rifiuto dell’unica proposta presente sul tavolo, stimandoli in un milione di euro in più già per il 2018. “Sorprende il dato economico paventato, conti che hanno portato a parlare di un esborso di un milione di euro in più”, si limita a commentare la nota, che appunto rimanda ad un’analisi più definita. 

Nella stessa nota, inoltre, il Comune spiega che la procedura negoziale, come era stata definita, non era poi così “negoziale”:  “Per sgombrare il campo da possibili confusioni legate alla non conoscenza del funzionamento dell’amministrazione comunale, le gare pubbliche sono gestite da un Responsabile di procedimento, coadiuvato dai propri Funzionari, esperti nella materia e da una Commissione di gara composta da Tecnici con competenze specifiche oltre che con esperienza e conoscenza della normativa”. Nell’interpretazione del municipio “il progetto non è stato respinto e bocciato, ma per le caratteristiche con le quali è stato confezionato, dal momento che conteneva una condizione sostanziale non prevista dal disciplinare della gara pubblica come quella di poter gestire delle aree di sosta esterne alla struttura, alcune delle quali addirittura non di proprietà comunale (ma comunque di ‘Fiera di Forlì’, che è una società pubblica controllata dal Comune, ndr) non è stato ammesso, perché in palese violazione alle normative disciplinanti i contratti pubblici, che vietano categoricamente offerte condizionate, non rispondenti al bando di gara. L'atto conclusivo della procedura di gara che ratifica l'esclusione dell'offerta dichiarata inammissibile è già stato adottato e pubblicato sul sito del Comune, nella sezione amministrazione trasparente”. Tuttavia si tratta di una versione, in quanto i proponenti del progetto hanno spiegato che nel bando erano indicate come comprese anche le aree esterne, senza essere meglio precisate.

Il Comune infine riconferma che non è sua intenzione mantenere la gestione diretta: “Come  ha recentemente sostenuto l’assessore allo Sport, affermazione riportata sulla stampa, non è intenzione del Comune gestire la struttura in proprio ma, anche alla luce dell’esito negativo della seconda gara pubblica, continuare a dedicare impegno e attenzione per individuare una forma di gestione capace di valorizzare (non semplicemente di gestire) una struttura importante come il PalaGalassi”.
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Caso Palafiera, il Comune: "Un milione di euro in più? Faremo i conti per capirlo"

ForlìToday è in caricamento