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Giovedì, 25 Aprile 2024
Commercio

Il sexy shop in centro, una voce fuori dal coro: "Darò un caldo benvenuto ai vicini"

"È con stupore che leggo delle proteste, anche di ex esponenti di amministrazioni di centro sinistra, contro l'apertura di un sexy shop nei pressi del San Domenico", argomenta Zanetti

Un sexy shop in via Caterina Sforza? "Darò volentieri un caldo benvenuto ai vicini". Così Lodovico Zanetti, ex consigliere comunale, e dirigente dell'Uaar, all'indomani della presa di posizione dell'ex vicensindaco della Giunta Balzani, Giancarlo Biserna, secondo il quale il Comune deve "operare per impedire questa attività seguendo il percorso che già fu attuato dalla Giunta Balzani sul gioco d'azzardo". Nei pressi del futuro negozio hot c'è la sede dell'Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, ma Zanetti non è scandalizzato dall'attività che dovrà aprire. 

"È con stupore che leggo delle proteste, anche di ex esponenti di amministrazioni di centro sinistra, contro l'apertura di un sexy shop nei pressi del San Domenico, per la vicinanza con i luoghi della cultura e ad un condominio con bambini - premette -. A pochi metri dalla nuova attività economica, c'è la sede dell'Uaar, di cui sono dirigente, produttrice di cultura, con una casa editrice, "Nessun dogma". E darò volentieri un caldo benvenuto ai vicini. Come ho dato il benvenuto al terzo millennio, pensando che le pruderie vittoriane appartenessero a secoli passati. E , per altro, era il 1860, quando Giuseppe Garibaldi aprì al pubblico e al popolo il Gabinetto Segreto del Museo Archeologico di Napoli, facendo “scassinare le porte” . E avendolo visitato, credo che, al confronto, questo sexy shop sia luogo da educande".

Argomenta ancora Zanetti: "Anche sui bambini, tra quello che vedono su internet, genitori e televisione, non credo saranno scioccati. E come dicono le scritture: “Se il tuo occhio ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te..." (Mt 18,9), perchè lo scandalo non è nell'oggetto, ma nell'occhio di chi guarda. Quello che invece un po' mi scandalizzaè l'idea che oggi non ci sia ancora l'affermazione di una cosa apparentemente banale. Che adulti consenzienti hanno il diritto di rapportarsi con il sesso e il piacere senza che nessuno decida come e con cosa lo possano fare. Anche perchè, di certi che non vogliono questi negozi, sarei curioso di leggere la cronologia su internet. E se parliamo di negozi da chiudere, pensiamo prima a Predappio. Perchè nella categoria oggetti fallici, tra un vibratore e un manganello, seppure formato souvenir, sono più preoccupato dal secondo". 

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