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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Castrocaro Terme e Terra del Sole

Castrocaro Terme non dimentica: messa in ricordo di monsignor Adalberto Mambelli

Sarà il parroco don Oreste Ravaglioli a presiedere, martedì, alle 18, nella chiesa dei Santi Francesco e Nicolò, la santa messa in suffragio del popolare sacerdote a 16 anni dalla scomparsa

Castrocaro ricorda monsignor Adalberto Mambelli. Sarà il parroco don Oreste Ravaglioli a presiedere, martedì alle 18, nella chiesa dei Santi Francesco e Nicolò, la santa messa in suffragio del popolare sacerdote a 16 anni dalla scomparsa. Nato a Rocca San Casciano nel 1927, fu ordinato sacerdote nel 1950 dall'allora vescovo di Modigliana monsignor Massimiliano Massimiliani. Cugino dell'allora arciprete di Castrocaro monsignor Antonio Ravagli (poi vescovo ausiliare di Larino, titolare di Modigliana e infine ausiliare di Firenze), fu suo cappellano a Castrocaro fra il 1950 e il 1951, per pochi mesi. Nominato arciprete della cittadina termale dopo la nomina episcopale di Ravagli nel 1955, fece il suo ingresso il 15 gennaio 1956 e vi rimase fino alla morte, avvenuta il 6 maggio 2002. Fra il 1968 e il 1980 ebbe come cappellano proprio l'attuale parroco, don Oreste Ravaglioli.

Uomo di chiesa erudito e brillante, vantava il titolo di protonotario apostolico e di commendatore dei Cavalieri del Santo Sepolcro, ordine ospedaliero che gli permise di stringere un legame inscindibile con la Terra Santa. La sua vera “passione” sono stati gli ammalati, che lui stesso accudiva da vero samaritano, consapevole che la sofferenza avvicina a Dio come una sorta di scorciatoia. Questa particolare sensibilità lo avvicina già negli anni Sessanta all’Unitalsi, l’associazione ecclesiale dedita al trasporto ammalati a Lourdes, Loreto e ai più importanti santuari mariani. Monsignor Mambelli si recava nella località pirenaica anche più volte l’anno, spesso alla guida di un gruppo unitalsiano.

La frequenza è stata talmente assidua, da meritare l’onorificenza di “Cappellano della grotta di Lourdes”. Nel 1988, il vescovo di Forlì-Bertinoro monsignor Vincenzo Zarri lo nomina assistente diocesano dell’Unitalsi, incarico che ha mantenuto sino alla morte. Sempre con riferimento a Lourdes, don Adalberto ha scritto un libretto per i pellegrini, utilissimo vademecum per le migliaia di persone che affrontano ogni anno il “viaggio della speranza” al santuario francese. Notevole fu la presenza di monsignor Mambelli nell'ambito dell'educazione: oltre ad insegnare lettere alle “medie” di Forlì, Rocca San Casciano e Castrocaro, nonché filosofia e pedagogia all'Istituto Magistrale di Forlimpopoli, fu fra i soci fondatori della Società Cooperativa “Scuola Aperta” e preside della Scuola Media Libera e del Liceo Linguistico “Adamo Pasini”. A livello diocesano, dal 1975 al 1992 figurò anche come assistente diocesano dell'Azione Cattolica e consulente ecclesiastico di A.Ge.S.C. Fece parte della Commissione presbiterale regionale dal 1977 al 1985 e dal 1990 al 1998. Fra le onorificenze, fu Prelato d'Onore di Sua Santità nel 1971, Cavaliere dell'Ordine del Santo Sepolcro nel 1978, Protonotario Apostolico Soprannumerario nel 1996 e Cappellano Onorario della Basilica di Lourdes nel 1996. Il 21 ottobre 1989 ricevette la delega vescovile per l'amministrazione della Cresima nel territorio diocesano. Riqualificò il complesso parrocchiale di Castrocaro, con l'adeguamento liturgico voluto dal Concilio e una migliore organizzazione degli ambienti parrocchiali (canonica, teatrino, spazi esterni).

Promosse la vita spirituale (spicca il culto alla Madonna dei Fiori) e culturale, fondando l'Associazione don Bosco con lo scopo di promuovere momenti di aggregazione, concorsi di pittura, conferenze, mostre, dibattiti e attività ricreative. L'ultima sua opera è stata l’edificazione della Casa di Riposo Ziani Venturini di viale Marconi, attiva dal 2000 e ospitante una quarantina di persone. Proprio in quell’istituzione, don Adalberto è morto il 6 maggio 2002. Le sue esequie furono celebrate due giorni dopo dal vescovo Zarri insieme ad altri 80 sacerdoti. Nonostante la pioggia battente, fu accompagnato al cimitero da una folla immensa, in pratica l’intera popolazione di Castrocaro.

Piero Ghetti

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