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Diocesi / Castrocaro Terme e Terra del Sole

Castrocaro all’ultimo giorno di festa per la Madonna dei Fiori

La grande devozione castrocarese per la madre celeste nasce nel 1632

Castrocaro all’ultimo giorno di festa per la Madonna dei Fiori. Sarà recuperata lunedì la processione della patrona di Castrocaro, che non si è potuta tenere domenica a causa del maltempo. L’evento religioso, che sarà presieduto dal vescovo di Forlì-Bertinoro mons. Livio Corazza, esordirà alle 16, subito dopo i vespri, dalla chiesa parrocchiale dedicata ai santi Nicolò e Francesco. L’immagine mariana, contornata da enormi mazzi di garofani e accompagnata dai tradizionali “ceri”, uscirà in portantina per essere portata in corteo orante lungo viale Marconi. Il recupero della processione si aggiunge al programma prefissato per il 25 aprile, ultimo dei tre giorni di festa dedicati alla patrona: alle 11 il parroco don Urbano Tedaldi presiederà la santa messa per i vivi e i defunti iscritti alla Compagnia della Madonna dei Fiori. La conclusione, alle 20.30, prevede la recita del rosario e il Canto delle litanie, che accompagneranno la riposizione dell’immagine della Madonna dei Fiori all’interno della chiesa parrocchiale.

La grande devozione castrocarese per la madre celeste nasce nel 1632: la popolazione locale, preservata miracolosamente dalla peste portata in Italia dalle truppe tedesche, che si trovavano in Lombardia per combattere a fianco del duca di Mantova, fece solenne voto di organizzare ogni anno, nella domenica “in albis”, la prima dopo Pasqua, la festa della Madonna che sarà poi detta “dei Fiori”. L’effige della Beata Vergine è uno stucco a bassorilievo ricavato da un calco dell’opera dello scultore fiorentino Donato di Niccolò di Betto de Bardi, detto Donatello, oggi conservato nel Museo Federico di Berlino. C’è chi afferma che l’immagine, portata a Castrocaro da qualche autorità o famiglia fiorentina (fino al 1923 la località termale ha fatto parte amministrativamente della Toscana), sia stata rinvenuta in un giardino, infissa ad un pilastro, in mezzo a folti cespugli fioriti di prugnoli e circondata da un’intrecciata ghirlanda di bellissime ciocche di alti fiori freschi. L’ipotesi più verosimile parla di Madonna dei Fiori semplicemente perché l’evento si tiene in primavera.

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