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Cronaca Castrocaro Terme e Terra del Sole

Castrocaro torna a vestirsi a festa per la "Madonna dei Fiori"

Al via la Festa patronale della Madonna dei Fiori a Castrocaro, che si tiene dal 23 al 25 aprile

Castrocaro torna a vestirsi a festa per la patrona. Sarà la santa messa delle 18 di domenica 24 aprile, presieduta dal vescovo emerito monsignor Lino Pizzicon l’ausilio del Gruppo Corale di Castrocaro Terme e Terra del Sole, il momento culminante della festa della Madonna dei Fiori, in programma dal 23 al 25 aprile. Sabato 23, alle 17, è prevista la “Fiorita dei bambini”, seguita alle 18 dalla messa prefestiva per l’inizio dei festeggiamenti. Dal programma liturgico del 24 aprile, che inizia alle 8 con la concelebrazione eucaristica del parroco don Urbano Tedaldi, spiccano alle 16 i vespri e la processione con l’immagine mariana, contornata da enormi mazzi di garofani e accompagnata dai tradizionali “ceri”, presieduti dal vescovo emerito mons. Lino Pizzi, che alle 18 celebrerà la messa. Domenica, oltre alla festa religiosa sono in programma anche il mercato ambulante nel parcheggio Poggiolini e il luna park in via Cantarelli, che riprendono dopo la sospensione dettata dalla pandemia. Lunedì, alle 11, santa messa per i vivi e i defunti iscritti alla Compagnia della Madonna dei Fiori, cui seguiranno, alle 20.30, la recita del rosario e il Canto delle litanie, che accompagneranno la riposizione dell’immagine della Madonna dei Fiori all’interno della chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Nicolò e Francesco. Nei giorni della festa saranno distribuiti i tradizionali garofani e sarà possibile rinnovare l’iscrizione alla Compagnia.

La grande devozione castrocarese per la madre celeste nasce nel 1632: la popolazione locale, preservata miracolosamente dalla peste portata in Italia dalle truppe tedesche, che si trovavano in Lombardia per combattere a fianco del duca di Mantova, fece solenne voto di organizzare ogni anno, nella domenica “in albis”, la prima dopo Pasqua, la festa della Madonna che sarà poi detta “dei Fiori”. L’effige della Beata Vergine è uno stucco a bassorilievo ricavato da un calco dell’opera dello scultore fiorentino Donato di Niccolò di Betto de Bardi, detto Donatello, oggi conservato nel Museo Federico di Berlino. “Il ritrovamento di tale pregevole stucco e l’attuale denominazione di Beata Vergine dei Fiori – scrive Giuseppe Mengozzi nel suo libro ‘Castrocaro storia e tradizioni’ – sono legati a leggende antichissime”. C’è chi afferma che l’immagine, portata a Castrocaro da qualche autorità o famiglia fiorentina (fino al 1923 la località termale ha fatto parte amministrativamente della Toscana), sia stata rinvenuta in un giardino, infissa ad un pilastro, in mezzo a folti cespugli fioriti di prugnoli e circondata da un’intrecciata ghirlanda di bellissime ciocche di alti fiori freschi. L’ipotesi più verosimile parla di Madonna dei Fiori semplicemente perché l’evento si tiene in primavera.

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