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Fondazione Carisp

L'importante traguardo della Fondazione Carisp: "In questi trent'anni abbiamo creato e diffuso fiducia"

La Fondazione Cassa di Risparmi di Forlì ha celebrato mercoledì il trentennale in un appuntamento speciale al Teatro Diego Fabbri

Tra il 1993 e il 2021 sono state stanziate oltre tre miliardi di euro di risorse per il territorio, 115 milioni delle quali nell'ultimo anno. La Fondazione Cassa di Risparmi di Forlì ha celebrato mercoledì il trentennale in un appuntamento speciale al Teatro Diego Fabbri al quale hanno partecipato i due presidenti che hanno guidato la Fondazione dal 1992 al 2021, Piergiuseppe Dolcini e Roberto Pinza, e il neo presidente in carica Maurizio Gardini

Celebrato il trentennale della Fondazione Carisp

"Trent'anni è un bel compleanno - ha esordito il primo cittadino di Forlì, Gian Luca Zattini, che ha aperto formalmente la celebrazione moderata dalla giornalista Simona Branchetti -. Per un sindaco del comprensorio è una fortuna avere una Fondazione così. In questi trent'anni tutti i grandi progetti e le realizzazioni, non solo su Forlì, ma anche sul territorio, hanno visto la partecipazione della Fondazione". Diversi gli aggettivi usati da Zattini per descriverla, "generosa ed intelligente", che "ha sempre rappresentato il motore di tutti gli investimenti che si possono fare".

"La Fondazione - ha proseguito - non è solo la grande mostra, ciò che ha caratterizzato gli ultimi 17 anni e che hanno cambiato il volto e il destino della città, diventando un polo d'attrazione culturale, ma è presente nei momenti difficili, come ad esempio la crisi del 2008 e del 2009, con la Fondazione impegnata a supportare il territorio e la nostra economica. Ma è presente anche col terzo settore, lo sport e gli investimenti in ogni campo del territorio". 

Zattini ha ricordato "la dedizione" del segretario generale della Fondazione, Antonio Branca, scomparso nell'aprile del 2014, dell'impegno degli ex presidenti Dolcini e Pinza ("Forlì è diventata una grande realtà universitaria, anche con l'arrivo di Medicina, ma senza la Fondazione sarebbe stato difficile"), ma ha parlato anche del futuro: "Stiamo ragionando su grandi progetti che interessano l'Hotel della Città, il polo tecnologico aeronautico, la nautica, che un'altra possibilità di sviluppo per la nostra città, e il complesso dell'Eridania, che è una grande sfida per la città". 

Nel corso dell'appuntamento sono intervenuti Francesco Profumo, la responsabile per gli scenari economici e strategie settoriali di Cassa Depositi e Prestiti, Simona Camerano, la prorettrice vicaria dell'Università di Bologna, Simona Tondelli, mentre il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, impegnato a Roma è intervenuto con un videomessaggio ricordando "Forlì come riferimento per le grandi mostre, che portano indotto al territorio, il grande lavoro che sta svolgendo per il Pnrr". Il governatore ha inoltre sottolineato come la Fondazione sia impegnata su un progetto di digitalizzazione di documenti del Novecento.

L'intervento del presidente Gardini

Le conclusioni sono state affidate al presidente della Fondazione in carica Gardini. "In questi trent'anni abbiamo creato e diffuso fiducia - ha rimarcato Gardini - e questo è l'elemento di cui abbiamo più bisogno, perchè con la fiducia si può fare un grande investimento sociale che unisce le comunità e le fa crescere. Perchè l'innovazione sociale e la coesione territoriale crescono solamente attraverso la fiducia. La fiducia è il nesso creativo e positivo, che illumina e rende possibile l'interazione tra bene pubblico e bene privato del capitale sociale. Ed è l'elemento distintivo imprescendibile per la natura stessa delle fondazioni di origini bancarie, della nostra Fondazione".

L'obiettivo, ha proseguito Gardini, "è consegnare una città con una visione e con prospettive nuove e diverse davanti soprattutto alla crisi di questi tempi. In questo ultimo anno, caratterizzato dal rinnovo del consiglio d'amministrazione e del consiglio generale, ci siamo dedicati ad un'intensa attività di ascolto, perchè l'abbiamo considerata importante sopratutto in un momento in cui stavamo tentando di uscire dalla pandemia e da quell'isolamento in cui tutti eravamo stati costretti".

Il presidente ha quindi parlato di "progetti concreti" e la visione futura del territorio e della comunità, con l'impegno della Fondazione di "essere cerniera di collegamento tra il mondo economico, Comuni ed associazioni". Non ha potuto partecipare per impegni istituzionali il ministro per la coesione territoriale Mara Carfagna, che, ha evidenziato Gardini, "avrebbe annunciato che in mattinata in commissione è stato approvato il via libera per l’Appennino forlivese che entrerà a far parte delle Aree Interne", ottenendo così denaro tra Pnrr e Piani strutturali in sei anni.

Quanto all'università, "il polo tecnologico aeronautico è un processo in evoluzione che farà la differenza nel nostro territorio, perchè si darà obiettivi più ambiziosi e darà vita a nuovi investimenti, valutando opportunità molto significativa e importante. Un progetto dalla vastità enorme". Un altro obiettivo, citando Leonardo,  azienda italiana attiva nei settori della difesa, "è rendere attrattivo il territorio ed essere uniti, perchè serve portare industrie e componentistiche varie con la collaborazione dell'università".

Quanto alla rigenerazione urbana, "bisogna guardare ad una visione ordinata della città e che esalta la specificità di grande aree che vanno recuperate, come l'ex Eridania, e di ridare alla città un polmone verde con un'anima". "I giovani sono al centro della nostra attenzione", ha poi evidenziato Gardini, citando ad esempio il progetto di "Casa Romagna" a Palazzo Talenti Tremonti, che "deve essere attrattivo per i ragazzi e parlare il linguaggio dei forlivesi e che non può essere relegato alla logica di un semplice ristorante". Quanto alle mostre, "quella del 2023 sarà una novità e forse un processo di discontinutà con la Maddalena, ma all'insegna della grande cultura". E nel nome di Roberto Ruffilli, ha annunciato, "vogliamo creare una sorta di museo del 900". Infine le parole d'ordine: "Con le fondazioni bancarie dobbiamo fare sistema e squadra". 

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