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Cronaca

Pasqua, entra nel vivo la Settimana Santa: venerdì la Via Crucis cittadina

E' iniziata con la Domenica delle Palme, rievocazione dell'ingresso festante di Gesù a Gerusalemme, la Settimana Santa in preparazione alla Pasqua di resurrezione, il giorno più importante del calendario liturgico cristiano. Grande partecipazione alla Via Crucis vivente della parrocchia di San Paolo Apostolo

E’ iniziata con la Domenica delle Palme, rievocazione dell’ingresso festante di Gesù a Gerusalemme, la Settimana Santa in preparazione alla Pasqua di risurrezione, il giorno più importante del calendario liturgico cristiano. Se in tutte le chiese sono stati distribuiti ramoscelli di ulivo come simbolo di pace e in ricordo dell’episodio biblico, a Forlì è andata in scena la Passione di Cristo secondo San Paolo Apostolo. Giunta alla ventunesima edizione, la comunità parrocchiale di via Pistocchi ha inscenato la tradizionale Via Crucis vivente nel sagrato della chiesa e nella vicina area verde di via Dragoni.

Per una sera, gli ambienti toccati dalla singolare rappresentazione hanno subito una trasformazione epocale, con scenografie e animali veri, piante ed effetti speciali, luci e musiche suggestive, ma soprattutto figuranti in carne e ossa. Con il ruolo di Cristo impersonato da Matteo Turci, almeno 30 attori si sono cimentati nel memoriale della salita al Calvario di nostro Signore, morto in croce (era la pena capitale più disonorevole prevista dal diritto romano) per la salvezza dell’umanità. A parte il coordinatore-regista Lele Turci e pochi altri, le circa cento persone coinvolte a vario titolo nella rappresentazione abitano in zona, o partecipano alle molteplici attività di una parrocchia, San Paolo, all’avanguardia in città nella cura della persona in tutte le sue criticità: dall’Associazione Paolo Babini (minori) al Campo di condivisione di Borca (disabili), dal Centro diurno (anziani) al Villaggio Mafalda (disagio giovanile).

La Passione di Cristo secondo San Paolo Apostolo

La Settimana Santa entrerà nel vivo con la Cena Ebraica e la Messa Crismale del Giovedì Santo. Sarà il vescovo monsignor Lino Pizzi a presiedere, alle 10, in Cattedrale, la liturgia eucaristica attorniato dai suoi sacerdoti, che nell’occasione rinnoveranno le promesse fatte il giorno della loro ordinazione presbiterale. Monsignor Pizzi consacrerà anche il Crisma, l’Olio dei Catecumeni e l’Olio degli Infermi, che saranno utilizzati nel corso l’anno per la celebrazione dei sacramenti. Il vescovo darà poi appuntamento alle 18.30, sempre in Duomo, per la liturgia di avvio del Triduo pasquale, la cosiddetta “Messa in Coena Domini” istitutiva dell’eucaristia, culminante nella lavanda dei piedi a 12 persone, la stessa che “donò” Gesù agli apostoli durante l’Ultima Cena. Al termine della liturgia si “spoglia” l’altare maggiore e si toglie l’eucarestia dal tabernacolo, che viene riposta in un altare provvisorio adornato di fiori e luci, immagine del sepolcro di Gesù davanti al quale le persone si fermano in preghiera durante il triduo.

Altri aspetti importanti del cerimoniale sono lo svuotamento delle acquasantiere, in attesa che vi sia collocata l’acqua benedetta durante la veglia pasquale, e la “legatura” delle campane (oggi saremmo meglio parlare di spegnimento), che rimarranno mute sino alla notte di Pasqua quando annunceranno la risurrezione di Cristo. “La parola ebraica pesach – si legge in wikipedia - significa “passare oltre”, “tralasciare”, e deriva dal racconto della decima piaga, nella quale il Signore vide il sangue dell'agnello sulle porte delle case di Israele e passò oltre, colpendo solo i primogeniti maschi degli egiziani, compreso il figlio del faraone”.

Il giorno di Venerdì Santo è invece dedicato alla rievocazione della passione e morte di Cristo. In Cattedrale, la prima parte del rituale si terrà alle 18.30 e sarà presieduta dal vescovo monsignor Pizzi, che poi guiderà anche la consueta Via Crucis nel cuore dell’urbe, con esordio alle 20 dalla chiesa di Schiavonia, in piazzetta Galla Placidia. La processione raggiungerà corso Garibaldi, per poi snodarsi lungo l’intera “main street” forlivese e sostare innanzi alle chiese della Santissima Trinità e di San Francesco, fino a concludersi in Cattedrale per la funzione conclusiva e l’annuncio solenne della Pasqua da parte del vescovo. Seguirà l’adorazione corale del crocifisso ligneo portato in processione. Tutte le offerte raccolte nel corso della solenne “Via Crucis” cittadina, saranno devolute alle opere del papa in Terra Santa.

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