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Cronaca Forlimpopoli

La centrale a biogas di Forlimpopoli al centro di una risoluzione in Regione

La richiesta di autorizzazione presentata dalla società Suvenergy Sarl "per la costruzione e la messa in esercizio di un impianto di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile di tipo 'biogas', di potenzialità pari a kWe 600 e 618 kWt"

 La richiesta di autorizzazione presentata dalla società Suvenergy Sarl “per la costruzione e la messa in esercizio di un impianto di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile di tipo ‘biogas’, di potenzialità pari a kWe 600 e 618 kWt”, in località San Pietro ai Prati, in comune di Forlimpopoli (Forlì-Cesena), è al centro di una risoluzione dei consiglieri della Lega nord, Andrea Liverani e Massimiliano Pompignoli.

I firmatari segnalano che nel corso della conferenza dei Servizi, che si è svolta il 12 novembre scorso, per l’approvazione dell’impianto sarebbero stati prodotti “ben quattro pareri, da parte di Usl, Arpa, Comune di Forlimpopoli e Hera, con dubbi e perplessità sull’idoneità dell'ambiente circostante, la preesistenza di nuclei abitativi in progressiva espansione (centro storico di Forlimpopoli da un lato e zona residenziale di San Pietro ai Prati dall’altro), nonché il manifestarsi di possibili conseguenze nocive per la cittadinanza per le emissioni odorigene e sonore e per la gestione dei reflui e degli scarichi fognari”. Prosegue la nota della Regione: “L’edificazione di un impianto a biogas in questa località andrebbe anche ad incidere - scrivono i consiglieri - sul valore immobiliare delle abitazioni e degli edifici limitrofi alla struttura, concorrendo ad innescare possibili valutazioni del danno economico, oggetto di richiesta di rivalsa in sede di procedimento civile”.

Di qui, la presentazione della risoluzione con cui si impegna la Giunta regionale a rivedere, “dopo l’azzeramento delle soglie dimensionali (decreto legge 91 del 24 giugno 2014) e l’istituzione di un cosiddetto ‘regime normativo transitorio’ per la gestione della procedura di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale”, la disciplina regionale in materia di procedure autorizzative per l’edificazione di impianti energetici, aggiornandola ai contenuti ministeriali vigenti e alle indicazioni fornite in sede di Conferenza Stato Regioni, prevedendo l’esame accurato di ogni specifico progetto, a prescindere dalla soglia dimensionale, sulla base dell’impatto ambientale e delle ricadute in materia di salute pubblica.

Liverani e Pompignoli sollecitano infine l’esecutivo regionale a sottoporre, indipendentemente dalla taglia dimensionale, a procedura di Via il progetto di questo impianto in modo da ottemperare agli obblighi normativi nazionali e da soddisfare al meglio le istanze avanzate dai cittadini forlimpopolesi rendendoli partecipi del processo decisionale.

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