Chiuso il centro aiuti in Fiera: "La raccolta non si ferma, distribuiti oltre 18mila pacchi"
L’attività prosegue al Comitato per la lotta contro la fame nel mondo e al Foro Boario. Tutti i numeri dei beni consegnati dall’inizio dell’emergenza alluvione
Prosegue l’attività di raccolta e distribuzione beni ai cittadini alluvionati dopo la chiusura del centro allestito al Palazzo di vetro. Lo ha confermato l’assessore Andrea Cintorino nel corso del consiglio comunale di lunedì rispondendo all’interrogazione presentata dalla consigliera comunale del Pd, Elisa Massa.
“A seguito dell’alluvione del 16 e 17 maggio vaste aree dei nostri quartieri cittadini sono state danneggiati e fortemente colpiti e molte famiglie hanno trovato ristoro nei beni alimentari e per l’igiene personale - ha precisato la consigliera Massa -. Progressivamente sono stati chiusi i vari centri gestiti dai quartieri e dalle associazioni di volontariato. E’ stato chiuso anche il punto di distribuzione in Fiera, aperto il 9 giugno, ma i numeri di accesso delle persone alluvionate, che attendono anche ore per ricevere il pacco di beni, testimonia un’emergenza sicuramente non ancora terminata e la necessità di mantenere il servizio attivo e di non prevedere la sua chiusura”.
Una chiusura annunciata il 6 luglio dalla Prefettura di Forlì-Cesena, in seguito alla quale il Comune ha avviato la riorganizzazione di alcune funzioni. “Il centro è chiuso ma l’attività di distribuzione dei materiali donati non si ferma - ha rassicurato l’assessora Cintorino - ed è stato fatto il passaggio di consegne del centro donazioni in Fiera, dove prosegue lo stoccaggio e la raccolta delle donazioni, e sono stati predisposti due nuovi centri di raccolta e distribuzione”.
Il primo, per la distribuzione di capi di abbigliamento (martedì e giovedì dalle 9 alle 12) nella sede del Comitato per la lotta contro la fame nel mondo in via Tonelli e il secondo, che sarà attivo dai prossimi giorni al Foro Boario, per la distribuzione di vestiti e materiali per l’igiene domestica in collaborazione con Croce rossa. Si tratta di 156 bancali di abbigliamento per adulti e bambini e giocattoli, 11 bancali per prodotti per l’igiene della casa e della persona e 9 bancali per alimenti, stoccati in Fiera, gestiti in collaborazione con la Caritas e il Comitato per la lotta contro la fame nel mondo.
Dall’inizio dell’emergenza, grazie all’attività della società Top service e dei volontari, sono state predisposte 2.039 tessere valide per 5.325 persone, sono stati consegnati 8.153 pacchi misti di alimenti, oltre 5.242 di prodotti per l’igiene, 5.207 mila prodotti per la casa, per un totale di 18.601 pacchi distribuiti alle persone alluvionate.
Nel corso della seduta consiliare l’assessora è intervenuta anche sulla richiesta avanzata dal neo comitato "Vittime del Fango del Quartiere Romiti” di un portavoce unico per l’alluvione, oggetto dell’interrogazione presentata dal gruppo consiliare del Pd. “Tra le istanze del comitato - ha detto la consigliera Loretta Prati - c’è quella di interlocutore unico a cui fare arrivare le richieste dei singoli cittadini e dal quale avere informazioni sugli interventi, una figura che possa raccogliere informazioni dai vari uffici competenti e possa relazionarsi con i cittadini in modo ordinato e puntuale”.
“L’articolazione dei servizi rende complessa la creazione di una unica figura - ha per risposto Cintorino -. Gli enti coinvolti sono molti e questo rende impossibile individuare un interlocutore unico, ma i nostri uffici sono sempre disponibili a soddisfare tutte le richieste dei cittadini”.