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Cronaca

Centro commerciale di via Ravegnana, i commercianti: "Fare un'analisi indipendente sui flussi di traffico"

Non solo il nuovo parco commerciale di Santa Maria Nuova, nel comune di Bertinoro: a tenere banco è l'altra scottante pratica, questa volta a Forlì, del polo commerciale di medie superfici di vendita tra via Ravegnana e via Zampeschi

Non solo il nuovo parco commerciale di Santa Maria Nuova, nel comune di Bertinoro: a tenere banco è l'altra scottante pratica, questa volta a Forlì, del polo commerciale di medie superfici di vendita tra via Ravegnana e via Zampeschi, il cui iter urbanistico di approvazione è in corso. Le associazioni dei commercianti Confcommercio e Confesercenti, in particolare, chiedono al Comune “di acquisire, prima del definitivo passaggio in Giunta, il parere di un tecnico incaricato dal Comune, non dal promotore, in grado di produrre dati oggettivi relativamente ai flussi di traffico generati da un’area commerciale con quelle caratteristiche, in zone similari”.

I due direttori Alberto Zattini e Giancarlo Corzani chiedono che sia “un tecnico, autorevole ed oggettivo, al quale ci rendiamo disponibili a mettere a disposizione, al di là di qualsiasi algoritmo o programma di simulazione, indispensabili dati veritieri. Dati di cui disponiamo facendo parte del vissuto quotidiano di imprese che rappresentiamo e che non sono neanche lontanamente paragonabili a quelli sinora parametrati e assolutamente sottostimati”.

“Per altro la stessa richiesta è stata recentemente formulata al Comune di Bertinoro, per la nota vicenda dell’area commerciale di Panighina. Una richiesta accolta, ragion per cui a partire proprio dalla presentazione del prevedibile prossimo PUA del promotore, l’Amministrazione bertinorese, si doterà di una propria, indipendente, analisi dei flussi di traffico, indispensabile per decidere la fattibilità dell’intervento, le dimensioni dello stesso e delle infrastrutture necessarie per garantirne un’accessibilità compatibile”. E' la Provincia nell'istruttoria della domanda a valutare il carico di traffico e il dato viene indicato nelle osservazioni dell'ente.


Sempre Corzani e Zattini: “Per evitare spiacevoli ed onerose contestazioni successive, auspichiamo che, date le nostre specifiche osservazioni e la sottolineatura della Provincia, importante poiché formulata pur potendo disporre unicamente di analisi costruite e avvalorate sui dati forniti dalla parte proponente, venga accolta questa nuova procedura di analisi. Si tratta di un dato complesso e fondamentale che non può essere sottratto alla diretta responsabilità e produzione dell’ente pubblico”.

Ed ancora: “Chiediamo altresì, che venga affrontato così come articolato nelle riserve della Provincia, il tema del limite di superficie territoriale del comparto. Un tema del tutto rilevante, poiché se non correttamente marginato, il comparto non potrebbe essere autorizzato, in quanto di dimensioni non rientranti nelle previsioni di PTCP. La divisione in due sub comparti, se non divise da proprietà pubblica (vedi ad esempio strade pubbliche) non risolve affatto l’esigenza che l’area dedicata alle medie superfici debba avere una superficie territoriale massima di 2,5 ettari e la presenza nel comparto del tutto adiacente, non separato da proprietà pubblica, della possibilità di edificare medie superfici non alimentari, segnalata anche dalla Provincia, rende la superficie territoriale del comparto assommabile ed il PUA inaccoglibile”.

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