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Cronaca

Pieve Acquedotto, spunta un polo di vendita lì vicino. I commercianti: "Ed è ancora più scriteriato, faremo polemica tra otto anni?"

Confcommercio e Confesercenti le proprie osservazioni su questa ipotesi di PUA, le hanno presentate. A giorni si attendono quelle della Provincia”, spiega la nota di Confesercenti e Confcommercio.

“Polemiche tardive, inutili ed irritanti”: così Alberto Zattini e Giancarlo Corzani, direttori di Confcommercio e Confesercenti di Forlì bollano gli attacchi politici relativi alle concessioni edilizie del Comune al nuovo parco commerciale da 13mila metri quadri tra iper 'Puntadiferro' e casello dell'A14, l'ultima fase dell'iter urbanistico, un atto dovuto prima dei cantieri che potrebbero presto partire. Ricordano i due rappresentanti dei commercianti: “Circa l'evolversi del Polo plurifunzionale di Pieve acquedotto, Confesercenti e Confcommercio sono più volte intervenute a partire dal 2013, in sede di revisione del piano urbanistico comunale e non di meno a fronte della variante del commercio 2017, abbinata alla modifica del Regolamento edilizio per la localizzazione delle medie strutture di vendita. Per chi ha poca memoria rimandiamo ad una vasta e dettagliata serie di interventi, ancorché largamente inascoltati”.

E attaccano: “Sentire oggi, a distanza di anni, invocazioni alla discesa in campo, magari per alimentare la polemica politica è sconsolante. A chi tardivamente si dibatte su atti giunti già alla fase di rilascio delle autorizzazioni, vorremmo rammentare quanto deboli e flebili siano state le loro attenzioni alle nostre osservazioni presentate invece in tempo utile per essere accolte, pur essendo componenti di maggioranza. Flebili come le voci della maggior parte dei componenti dell'allora minoranza”.

Ed infine: “Se il passato può essere di lezione, si provi a non ripetere disattenzioni ed errori di valutazione quando si è ancora in tempo. Il 16 Aprile abbiamo presentato delle osservazioni, relativamente ad un altro frutto indigeribile della programmazione vigente dal 2017, oltre a quelli di via Bertini e Via Balzella, vale a dire un progetto per un'area commerciale in un ambito ubicato tra le vie Ravegnana e Zampeschi. Un'area inserita ai supplementari, in sede di osservazioni alla variante del 2017 e della quale, come associazioni, nulla sapemmo allora se non ad approvazione avvenuta, visto che nel testo adottato nel primo passaggio in Consiglio Comunale non ve ne era traccia”.

“Un piano urbanistico,come si legge dalle nostre osservazioni che prevede la improvvida realizzazione di un'area commerciale affacciata alla via Ravegnana di 5.000 mq di superficie di vendita, di cui 1500 mq destinati ad una media superficie alimentare, oltre a 300 mq di pubblici esercizi e a 4.000 mq di direzionale, il tutto da edificarsi di fronte ad una ulteriore previsione di una media superficie alimentare validata e localizzata sull'altro lato della stessa via Ravegnana, con l'ipotesi di risolvere il tema dell'accessibilità con due nuove rotonde sulla via che ci collega a Ravenna. Tra le 97 aree previste dalla delibera di variante approvata dal Consiglio comunale del 2017, per ospitare medie superfici commerciali, certamente assurde per numero ed in buona parte anche per localizzazioni, questa affacciata alla Via Ravegnana è di certo la più scriteriata. Confcommercio e Confesercenti le proprie osservazioni su questa ipotesi di PUA, le hanno presentate. A giorni si attendono quelle della Provincia”, spiega la nota di Confesercenti e Confcommercio.

“Prima della definitiva delibera di Giunta, che potrebbe avverarsi entro il prossimo mese di Luglio, ce la faranno altri che ne hanno titolo ad impegnarsi ed ad esprimersi su questa vicenda amministrativa in itinere o ancora una volta resteremo pressoché soli e ne sentiremo parlare quando partiranno i cantieri o ad uso della polemica politica, magari tra otto anni?”, è la conclusione.

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