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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Centro storico, anche Cna dice no al 'grande fratello'. Il piano del Comune non entusiasma

Ancora una tegola sul piano per il centro storico messo in campo dal Comune di Forlì, dopo che con le associazioni del commercio la pace sembra fatta. Ora a dire no a diversi aspetti arriva anche Cna

Ancora una tegola sul piano per il centro storico messo in campo dal Comune di Forlì, dopo che con le associazioni del commercio la pace sembra fatta. Ora a dire no, non solo al 'grande fratello', che potrebbe essere operativo per l'inizio del 2016, arriva anche Cna, che sta partecipando al tavolo di confronto dell’amministrazione sulla mobilità in centro storico. Lorenzo Zanotti, presidente di Cna Forlì città, ci tiene a specificare che “essendo in corso la discussione, Cna non aveva reso note le sue osservazioni, lo fa ora che il dibattito è diventato pubblico”. Su molti punti del piano comunale Cna dissente.

TARIFFE DELLA SOSTA - “Nel merito delle proposte, riteniamo condivisibile l’idea di ridurre le tariffe della sosta, unita alla ipotesi di ampliamento della Ztl (zona  a traffico limitato). Anche se non consideriamo, come più volte abbiamo affermato, il costo della sosta il motivo più importante della crisi del centro cittadino, pensiamo che una sperimentazione con tariffe più basse possa contribuire a sgombrare il campo da diagnosi sbagliate e prese di posizione a prescindere. - precisa Zanotti -  Il tempo di sperimentazione individuato, però, ci sembra troppo breve per trarre conclusioni. In merito alle tariffe, pur apprezzando la riduzione del costo orario nelle zone più pregiate del centro, ravvisiamo che di fatto, parificando il costo della prima ora a quelle successive, non si incentiva il turn-over nell’utilizzo degli stalli. Siamo contrari alla scomparsa dell’attuale gratuità del sabato pomeriggio, ormai conosciuta e apprezzata, ed anche sulla gratuità della fascia oraria 18-20 i riscontri che ci provengono dalle imprese sono stati positivi, in quanto soprattutto per i pubblici esercizi, si è riscontrato un maggiore afflusso di clienti in quegli orari. Si potrebbe compensare il maggior costo del mantenimento delle gratuità (con disco orario 2 ore) con una riduzione minore del costo generale, in particolare dalla seconda ora. Siamo contrari ad ipotesi di messa a pagamento dei parcheggi della stazione, ad eccezione delle aree immediatamente  adiacenti, perché riteniamo che non vadano penalizzati i pendolari.

“Per quanto riguarda l’idea di far pagare i parcheggi di corona, crediamo sia praticabile solo se accompagnata dalla gratuità della navetta verso il centro. È interessante al riguardo l’esperienza del Comune di Cesena relativa al parcheggio dell’Ippodromo associata ad una navetta che costa 0,10 euro. In generale condividiamo il principio che vede la tariffa aumentare, a mano a mano che ci si avvicina al centro e alle zone commercialmente più pregiate, consentendo la gratuità al di fuori della cintura dei viali”, precisa Zanotti.

VARCHI ELETTRONICI E ZTL- “Siamo invece perplessi di fronte all’introduzione dei varchi elettronici, benché si tratti di un progetto risalente ad anni addietro, soprattutto per quanto riguarda l’uso dei varchi per il pagamento della sosta. Pur condividendo in pieno lo scopo di limitare al massimo la circolazione delle auto in centro, compreso il netto rifiuto ad ipotesi di reintroduzione delle auto in Piazza Saffi, crediamo che l’introduzione dei varchi elettronici possa presentare parecchi inconvenienti che andrebbero verificati nel merito. In ogni caso la naturale “resistenza al cambiamento” da parte dei forlivesi, rischia di far sì che le nuove modalità di accesso e pagamento della sosta, possano  tenere lontani i cittadini/consumatori, ancora di più delle attuali tariffe. Siamo invece favorevoli a tariffe diversificate a seconda del livello di emissione dei mezzi ed in generale ad un allargamento dei confini della Ztl”, sottolinea il presidente.

ANIMAZIONE - “Tutti i centri commerciali naturali di successo non prevedono il traffico veicolare, ne siamo convinti e consapevoli. Siamo scettici circa la possibilità che esistano le risorse per animare efficacemente i 35 sabati del periodo ottobre-maggio, anche sgravando gli operatori dalla tassa di concessione di suolo pubblico. Crediamo perciò che il confronto debba continuare, per valutare concretamente  l’impatto delle varie proposte e trovare le soluzioni che meglio rispondono alle esigenze di chi vive a lavora in centro, ma anche dei cittadini che lo frequentano”, conclude Zanotti.

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