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Cronaca

Drei bocciato dai commercianti: "Il tempo è ormai scaduto, affrontiamo almeno tre urgenze"

“Siamo consapevoli che siamo ormai alla fine del mandato del sindaco e dato che questa giunta ha poco tempo davanti a sé è inutile ormai mettersi a parlare di strategie"

Le dichiarazioni di Confcommercio e Confesercenti suonano come l'avviso che ormai il tempo è scaduto per una discussione che non si è mai realmente concretizzata e di fatto quindi sanciscono un'implicita stroncatura dei quattro anni del sindaco Davide Drei e della sua giunta. Le due organizzazioni del commercio parlano all'unisono e, pur dosando le parole, si esprimono in modo duro.

“Siamo consapevoli che siamo ormai alla fine del mandato del sindaco e dato che questa giunta ha poco tempo davanti a sé è inutile ormai mettersi a parlare di strategie per il futuro, questa è solo un'ultima chiamata per riuscire ad affrontare alcune urgenze perché non si può perdere ancora un anno di fronte a tante imprese commerciali che stanno soffrendo”, spiega il direttore di Confesercenti Giancarlo Corzani. Sullo stesso tono Alberto Zattini, direttore di Confcommercio di Forlì: “Chiediamo di confrontarci su tre provvedimenti urgenti, i ragionamenti di lungo termine li faremo con la prossima amministrazione”.

Inutile quindi anche solo parlare di un piano del centro storico definito “latente” dalle organizzazioni dei commercianti. “Abbiamo dato la disponibilità al dialogo in questi anni, nell'ultima occasione il sindaco ci aveva promesso di discutere di alcune nostre proposte, di farlo 'subito dopo Pasqua', ma siamo ancora qui che aspettiamo e Pasqua è passata da un pezzo. Tranne alcune fiammate di attenzione solo a parole, poi non c'è alcuna continuità di dialogo”, sempre Corzani. Da qui – dato che il confronto non c'è stato per tutta la durata del mandato – la rinuncia di Confesercenti e Confcommercio a tentarlo ora, chiedendo almeno di poter affrontare tre temi urgenti e vitali per il commercio. “Il tempo è scaduto, siamo ai supplementari” sintetizza Corzani. “Non c’è più tempo. L’amministrazione comunale non può esimersi dal dare immediatamente un segnale concreto di attenzione alle sorti delle attività commerciali del centro cittadino”, incalza Zattini. Intanto, entrambe le associazioni stanno ricevendo – spiegano – richieste di incontri da parte delle forze politiche in vista della prossima campagna elettorale.

Spiega quindi una nota congiunta: “Raccogliamo quotidianamente dai nostri associati  segnali preoccupanti che riguardano la sopravvivenza delle loro aziende e nel contempo vediamo, dispiaciuti, che il dibattito  si sta trasformando in uno scontro politico tra opposte fazioni. Le nostre organizzazioni negli anni non hanno fatto mancare il loro apporto, proponendo  soluzioni e proposte possibili mentre pazientemente e con grande senso di responsabilità abbiamo atteso  il rilascio da parte dell’Amministrazione comunale di Forlì del programma “Linee guida per la rivitalizzazione del centro storico”, che ancora oggi stenta a decollare e i cui risultati risultano essere ancora inefficaci. Abbiamo presentato negli anni scorsi progetti che nascevano  dall’esigenza, ormai conclamata, di modificare l’accessibilità del centro storico e lo abbiamo fatto  convinti che certamente non vogliamo imporre le nostre idee ma vorremmo poterne discutere, ragionare e dialogare”.

I tre temi che le due organizzazioni imprenditoriali pongono sul piatto: “Sono poche cose che torniamo a chiedere, in termini  ultimativi all’Amministrazione Comunale: il rafforzamento definitivo e strutturale del trasporto pubblico  con il ripristino e l’individuazione di linee di trasporto urbano che prevedano il passaggio diretto in Piazza Saffi; l’introduzione, in forma sperimentale per almeno un anno  della sosta gratuita in centro storico  l’intera giornata del sabato o in alternativa tutti i giorni dalle 18.00 alle 20.00 e il sabato dalle 15.00 alle 20.00. L'ultima è la costituzione di un tavolo di lavoro che coinvolga i rappresentanti delle associazioni di categoria, che operi da subito sulle diverse azioni da mettere in campo in relazione agli effetti attesi con l’attuazione del PAIR”.
 
Il Pair è il Piano Aria Integrato Regionale dell’Emilia Romagna . Il timore è che “senza gli opportuni interventi,  possa a distruggere definitivamente il centro cittadino. Vale la pena a questo proposito ricordare che la prospettiva  del 2020, se non intervengono modifiche già chieste dalle nostre organizzazioni regionali, l’intero perimetro del centro storico diventerà una “grande ZTL”  con conseguenze inimmaginabili per le imprese cittadine”. Ed ancora: “Segnali chiari e mirati  di una concreta attenzione dell’Amministrazione Comunale  alle sorti delle attività commerciali del centro cittadino, che al di là di alcune dichiarazioni, non sono state rilevati”.

E conclude la nota: “Tra le tante questioni aperte, poche sono le cose sulle quali  crediamo possa intervenire una amministrazione oramai a fine mandato,  ma per le quali chiediamo modalità decisionali estremamente urgenti:  la grave situazione congiunturale e le problematiche specifiche del centro storico di Forlì impongono agli amministratori, nell’interesse del centro cittadino, scelte già troppo procrastinate nel tempo. A partire dalle prossime settimane sono in calendario occasioni di confronto con alcune forze politiche già proiettate verso la prossima campagna elettorale.
Vorremmo altresì impegnare questi mesi di una lunga coda amministrativa, per concretizzare  e quindi finalmente poter verificare, alcuni spunti di rilancio del nostro centro cittadino, a cui tutti dicono di tenere particolarmente, ma per il quale così poco ed in modo assai discontinuo, si è fatto”.

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