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Come sta il centro storico di Forlì? Centinaia di negozi sfitti, ecco la mappa strada per strada: "La Piazza manca di vetrine importanti"

Avvalendoci della collaborazione di Ascom-Confcommercio Forlì, abbiamo richiesto un "censimento" delle vetrine sfitte

Nell'intervista di Natale rilasciata a ForlìToday, il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, ha ammesso come quello del centro storico sia "il tema su cui mi sento più in difficoltà". Il primo cittadino ha spiegato che "il successo del centro dipende in buona parte dal commercio e da vetrine accese, mentre siamo in una dinamica nazionale e internazionale dove un tempo si pensava che la guerra fosse tra centri commerciali e negozi di vicinato, ma ora si scopre che la guerra è tra il commercio in sede fisica e Amazon, quella è la vera tagliola. E' una difficoltà epocale, che cercheremo di interpretare".

Ma a condizionare le dinamiche del centro ci si è messa anche l'epidemia da covid-19, che negli ultimi due anni "non ha favorito grandi decisioni, la programmazione che ci eravamo dati ha avuto uno stop". Ma qual è lo stato di salute del centro storico dal punto di vista commerciale? Nell'ultimo periodo periodo abbiamo documentato di chiusure di attività, con vetrine rivestite di cartoni, ma anche di nuove aperture, in particolar modo di pubblici esercizi, come di recente l'inaugurazione di una pizzeria napoletana in via Volturno e quella prossima del popolare bar di Corso della Repubblica. Avvalendoci della collaborazione di Ascom-Confcommercio Forlì, abbiamo richiesto un "censimento" delle vetrine sfitte in Piazza Saffi, corso Diaz, via Giorgio Regnoli, via delle Torri, corso Garibaldi (non sono state conteggiate quelle al di fuori della zona a traffico limitato), via dei Filergiti, via Quadrio e piazza Cavour, piazza XX Settembre, Largo De Calboli e via Mameli.

La rilevazione

La rilevazione è stata effettuata dal personale dell’associazione di categoria nel periodo festivo. In questo quadro, è emerso che i negozi, di vario genere, sono 515, 110 dei quali sfitti. In corso Diaz si registra il numero maggiore di negozi sfitti (28), seguito da corso Mazzini con 24 e corso della Repubblica con 17. Nove le attività sfitte in corso Garibaldi, via Giorgio Regnoli e piazza Saffi. Andando indietro nel tempo, i negozi censiti e sfitti nelle stesse vie erano 79 nel 2011, 92 nel 2010 e 89 nel 2009. "Quello che salta agli occhi è che purtroppo gli affacci commerciali ’spenti’ sui corsi principali in circa 10 anni sono aumentati - argomenta Alberto Zattini, direttore di Ascom-Confcommercio -. Anche spazi con metrature che commercialmente fino a poco tempo fa avrebbero avuto una grande appetibilità, per le loro dimensioni importanti nel contesto cittadino, ad oggi le troviamo sfitte". 

Resistono i pubblici esercizi, che nonostante il periodo, con l’aiuto dei dehors, "stanno presidiando il centro. Pochi i nuovi insediamenti di negozi di vicinato". Per quanto riguarda piazza Saffi "nella sua centralità rimane una grande preoccupazione, manca completamente di vetrine importanti a parte ovviamente alcuni esercizi storici". La parte alta di corso Garibaldi, "che ad oggi non è conteggiata, da decenni oramai è stata commercialmente compromessa, mentre in corso Mazzini sono venute a mancare attività importanti e hanno anche chiuso i battenti pubblici esercizi storici come il Bar della Posta o ’Balelli’ pasticceria".

Il sindaco ha annunciato lavori di riqualificazione in corso della Repubblica, che "rimane il più passeggiato, anche grazie alla vicinanza delle sedi universitarie. Anche qui però spazi sfitti ce ne sono". Non brilla neppure corso Diaz. Il direttore Ascom-Confcommercio evidenzia "una via Giorgio Regnoli che sta provando a risorgere". Una speranza arriva da piazza Cavour (o delle Erbe), che ha "attività di ristorazione che sono diventate punto di riferimento per i forlivesi e non solo. Aspettiamo che venga concluso l’intervento al mercato coperto". Tirando le somme, e ricordando che parliamo di una rilevazione non scientifica, "se andassimo a fare un conteggio totale delle vetrine che si affacciano in tutto il centro supereremmo le 800 unità, ed avremmo sicuramente oltre 200 immobili commerciali vuoti".

Le considerazioni

Cosa fare? "Non vogliamo accusare nessuno - risponde alla domanda Zattini -. Anzi, per noi il centro storico di Forlì è molto bello. Siamo d’accordo col sindaco e ha perfettamente ragione quando dice che la pandemia ha rallentato gli investimenti, però un suggerimento vogliamo darlo per gestire questo momento contingente". Nello specifico "l’argomento sosta è ancora di straordinaria importanza. E la sosta a pagamento è un disincentivo a frequentare il centro. C’è poi il tema abitativo: se si vuole rendere il centro attrattivo, non si possono più tollerare politiche abitative popolari in questa zona. In sintesi ci aspettano anni impegnativi e siamo convinti, pur di fronte alle tante problematiche, con questa Amministrazione si potranno ottenere risultati importanti". Il problema non si può più nascondere. I dati raccolti da Confcommercio, seppur con metodo non scientifico, confermano che il centro storico cittadino è in difficoltà.

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