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Cronaca

Università, centro Studi "Leonardo Melandri": approvato all'unanimità il bilancio 2016

Il professor Guido Gambetta ha ripercorso a grandi linee la storia degli insediamenti universitari in Romagna.

Annunciando l'intenzione di promuovere l'istituzione di una borsa di studio dedicata ad un laureando per approfondire lo studio del materiale contenuto nell'archivio Melandri, recentemente collocato insieme a quello del senatore Roberto Ruffilli nella Fondazione a lui intitolata, il presidente dell'omonimo Centro Studi, Raffaele Schiavo, ha aperto i lavori dell'assise sociale illustrando per sommi capi i contenuti del Bilancio 2016. Dopo l'unanime approvazione di questo fondamentale atto il presidente ha annunciato l'intenzione di organizzare nel corso dell'anno un convegno tematico sulle prospettive di sviluppo del campus forlivese e romagnolo. E proprio questo argomento è stato al centro dell'attenzione dei soci intervenuti. Il professor Guido Gambetta ha ripercorso a grandi linee la storia degli insediamenti universitari in Romagna.

"All'interno dell'Ateneo - ha ricordato Gambetta - non c'è mai stata una maggioranza a favore della Romagna. Ora, l'elezione del nuovo Rettore prof. Ubertini - il quale ha mantenuto per sè lo specifico pro rettorato - ha acceso nuove e fondate speranze". Il Prof. Felix San Vicente, coordinatore del campus, ha analizzato luci ed ombre dell'insediamento forlivese sottolineando che comunque "il campus necessita della più ampia considerazione. Ci troviamo di fronte ad una realtà molto solida". "Nel 2016, aumentando ancora la compenetrazione con la Città - ha evidenziato San Vicente - sarà completato il collegamento tra Piazzale Solieri e Viale Corridoni attraverso il trefolo. Contiamo anche che il progetto di sistemazione del bellissimo parco interno sia presto realtà.  La cultura che Bologna racchiude con iniziative di Ateneo che si tengono solo a Bologna, ecco mi piacerebbe che queste ultime potessero essere più fruibili per i nostri studenti". Le conclusioni sono state del prof. Enrico Sangiorgi Pro Rettore alla didattica. "La cosa più importante che è successa in Romagna dal 1945 ad oggi - ha esordito Sangiorgi - è l'insediamento universitario. La nostra preoccupazione, nostra di romagnoli visto che sono faentino di origine, è che questo esperimento finisca peggio di come l'abbiamo immaginato".

Sangiorgi ha poi affrontato alcuni argomenti toccati anche dal professor San Vicente. "Voglio subito dire che dobbiamo tenere sugli scudi Serinar: una sua sconfitta sarebbe soprattutto una sconfitta dell'Università e il presidente Zambianchi ha svolto un lavoro ingrato ma necessario, riducendo i costi interni per aumentare i finanziamenti esterni. Le immatricolazioni a Forlì sono sostanzialmente costanti e sui nuovi corsi possibili terrei alta l'attenzione su Medicina e i collegamenti con le eccellenze che sono in questo territorio". Sulla situazione di Serinar è intervenuto l'Assessore comunale Lubiano Montaguti il quale ha osservato come la quota associativa del Comune di Forlì alla società sia stata confermata e già deliberata. "Il Sindaco Drei - ha detto Montaguti - si è sentito con il Rettore proprio in questi giorni e uno dei temi di cui si è parlato è stato il rilancio di Serinar (c'è un ipotesi, da valutare, di unificazione di tutte le società romagnole d'area). Non bisogna dimenticare che la legge impone agli enti locali il pareggio di tutte le società partecipate". 

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