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Cronaca

Cgil, Cisl e Uil: "Prevenire il contagio nelle case famiglia, non lasciare soli i centri più piccoli"

“Come Organizzazioni Sindacali siamo consci che stiamo parlando di una utenza in condizione di fragilità che richiede giuste attenzioni, per questo riteniamo vada incentivata la collaborazione"

“Proponiamo che si intensifichino le attività di controllo, tanto a tutela degli operatori quanto degli ospiti nelle case famiglia, i gruppi appartamenti e le strutture gestite da privati e cooperative”: la richiesta di non focalizzarsi solo sulle case di riposo ma anche sulla prevenzione nelle strutture non colpite dal Covid, per metterle al riparo dai contagi, sono i sindacati Cgil, Cisl e Uil per bocca dei loro segretari o referenti territoriali, Maria Girgini, Vanis Treossi ed Enrico Imolesi.

Spiega la nota: “E' a tutti evidente come la situazione “case di riposo” sia oggi uno degli elementi più critici nell'emergenza Corona Virus, vi sono però realtà, piccole forse ma estremamente importanti di cui si hanno poche notizie. Sul territorio dei 15 Comuni Forlivesi abbiamo realtà tra loro molto diverse,  per tipologia e dimensione. Sono strutture rivolte ad anziani ma non solo, infatti molte di queste ospitano minori accompagnati e non. All’interno di queste entità operano decine e decine di Oss e di educatrici e troppo spesso dimenticate quando invece  insieme ai servizi sociali concorrono alla buona tenuta del nostro tessuto sociale”. 

“Come Organizzazioni Sindacali siamo consci che stiamo parlando di una utenza in condizione di fragilità che richiede giuste attenzioni, per questo riteniamo vada incentivata la collaborazione fra queste realtà e le diverse istituzioni utili alla tutela dei residenti. Ci preoccupa l’ipotesi di eventuali casi di positività all’interno di una di queste realtà e ci viene difficile pensare che singole case famiglia possano gestire una complessità simile in “autonomia” che non vorremmo diventi “solitudine” per chi deve gestire, per gli ospiti e per le famiglie. Solo un attiva collaborazione di prevenzione e assistenza può dare oggi un valido e positivo risultato per ridurre i rischi di Covid 19 e in generale per la messa in sicurezza di queste strutture”.

Cgil, Cisl e Uil chiedono una particolare attenzione per le strutture rivolte al mondo degli anziani: “Come già fatto a suo tempo per la Zangheri lanciamo l'allarme nella speranza di essere ascoltati. Sono centinaia gli anziani ospiti presso strutture private e non poche sono le criticità registrate nei mesi scorsi, è per tale motivo che proponiamo che si intensifichino le attività di controllo, tanto a tutela degli operatori quanto degli ospiti. Noi siamo in ogni momento pronti e disponibili a condividere ogni azione che vorrà essere messa in campo e che si riterrà di strutturare, siamo infatti convinti che solo un costante dialogo tra le parti sociali possa portare un concreto aiuto”.

“Ci dobbiamo inoltre porre concretamente il problema di come far fronte alle dimissioni dalle strutture ospedaliere di pazienti anziani ospiti di Residenze per anziani pubbliche o private e di Case Famiglia, a seguito di infezione Covid – 19 . Porremo questa questione come altre nel distretto socio sanitario convocato per martedì dove affronteremo l’aggiornamento sulle misure COVID 19 con particolare riferimento alla situazione delle strutture socio sanitarie e dei servizi domiciliari”.

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