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Cronaca

Chirurgia robotica, Forlì fa scuola in tutto il mondo

Apnee notturne ostruttive, l'U.O. di Otorinolaringoiatria si conferma centro leader a livello mondiale. Lunedì e martedì tre specialisti hanno effettuato una full-immersion pratica e teorica a Forlì

Apnee notturne ostruttive, l’U.O. di Otorinolaringoiatria si conferma centro leader a livello mondiale. Lunedì e martedì, il dott. Paul Hoff, otorino dell’Università “S. Joseph” del “Mercy Hospital” di Annarbor, in Michigan (Usa), il dott. Peter Baptista, otorino dell’Università Clinica Navarra di Pamplona, in Spagna, e il dott. Loh Kok Kit, otorino del Mount Elisabeth Hospital di Singapore, hanno effettuato una full-immersion pratica e teorica nella struttura forlivese per imparare la tecnica Tors, base-lingua messa a punto dal prof. Claudio Vicini

In due, intense, giornate, i tre ospiti hanno assistito a 4 interventi di chirurgia robotica per sindrome da apnea ostruttiva, e a ben 8 sleep endoscopy, procedure diagnostiche eseguite con tecnica endoscopica in un paziente roncopatico che “dorme”, spontaneamente o sotto influsso farmacologico. Inoltre, hanno approfondito, anche attraverso la discussione di casi clinici, la chirurgia dello ioide. L’obiettivo? Far tesoro di quanto appreso nel soggiorno forlivese per replicarlo nei propri centri.

«Lo stage è finalizzato a consentire l’implementazione della chirurgia robotica attraverso l’esperienza sul campo – illustra il prof. Vicini – in particolare, ci siamo soffermati sulla tecnica Tors applicata alla sindrome ostruttiva del sonno». Con 123 casi al proprio attivo, l’U.O. Orl dell’ospedale “Morgagni-Pierantoni” di Forlì è, infatti, centro leader in Europa in quest’ambito, e in linea coi numeri delle principali strutture del Nord America.

«Abbiamo conosciuto il lavoro del prof. Vicini e della sua equipe attraverso articoli pubblicati su riviste internazionali – spiegano il dott. Hoff e il dott. Baptista – poi, l’abbiamo incontrato di persona al convegno mondiale di chirurgia robotica di Miami, dove ha tenuto una conferenza sulla propria tecnica». Il dott. Kok Kit, invece, è stato indirizzato verso l’U.O. Orl forlivese dall’Intuitive, la ditta che produce il robot da Vinci e consiglia a chi intraprende la strada della chirurgia robotica le strutture con le maggiori casistiche. «Sono rimasto colpito dall’organizzazione dell’ospedale “Morgagni-Pierantoni” e dall’elevato livello di tecnologie di cui dispone – commenta il professionista di Singapore – l’ospitalità è stata eccezionale». Dato sottolineato anche dal dott. Hoff e dal dott. Baptista, che aggiunge: «Ho visitato molti centri stranieri, ma quasi mai mi era capitato di essere seguito con l’attenzione che ho riscontrato a Forlì. In questo modo, l’apprendimento risulta assai facilitato». Tutti e tre i professionisti stanno muovendo i primi passi nella chirurgia robotica Orl: il dott. Hoff ha all’attivo una ventina di casi, il dott Baptista due, mentre il dott. Kok Kit sta svolgendo il proprio training proprio in questo periodo, tant’è vero che dopo lo stage forlivese volerà ad Augusta, in Georgia, per un altro corso, tenuto dal dott. Ellis Terry.

«La nostra clinica è centro di riferimento in Spagna per il trattamento dell’Osas – illustra il dott. Baptista – non a caso, abbiamo l’unico robot di tutto il paese». Il principale vantaggio, riscontrato dai tre otorini, è la nitidezza dell’immagine. «Per curare l’Osas siamo sempre ricorsi al sistema Cobletion o all’endoscopia – spiega il dott. Hoff – sono buone metodiche, tuttavia, dal punto di vista della visualizzazione, non ci sono paragoni, il robot è nettamente superiore». Nel Michigan, per altro, l’Osas è particolarmente diffusa. «L’incidenza è intorno al 6% della popolazione, dunque al di sopra della media nazionale – spiega – d’altronde, il nostro, con Texas e Missisipi è uno degli stati a più alto tasso di obesità». A Singapore, benché l’incidenza sia in linea col resto del mondo, tali problematiche sono da anni al centro dell’attenzione. «C’è una crescente consapevolezza riguardo questi temi – illustra il dott. Kok Kit – in particolare per ciò che concerne le apnee ostruttive del sonno».
Oltre che formare i tre otorini, il corso organizzato dall’U.O. Orl forlivese ha una finalità più ampia. «Il confronto fra diversi professionisti del settore – conclude il dott. Kok Kit – è fondamentale per approfondire le potenzialità del robot e studiare, insieme, nuove possibili applicazioni».
 

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