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Centro storico

Non si arresta l’ondata di chiusure in centro: questa volta tocca a uno storico negozio di abbigliamento in corso Mazzini

Si spegneranno a fine febbraio le vetrine della nota attività “Salvagente” che aveva aperto i battenti negli anni ’80. “Una decisione sofferta, ma il centro storico è stato abbandonato, non ci sono più le condizioni per lavorare”

C’è una Forlì che non brilla, è quella delle vetrine spente, o in procinto di spegnersi, in centro storico. Dopo il recente annuncio della chiusura, a metà febbraio, del negozio di intimo Moda Più di corso Garibaldi, non si arresta l’ondata di serrande abbassate nelle vie che tradizionalmente erano meta dello shopping forlivese. Questa volta tocca ad uno storico e molto noto negozio di abbigliamento femminile in corso Mazzini, Salvagente, che a fine febbraio chiuderà definitivamente i battenti. Un’attività presente fin dalla metà degli anni ’80 e trasferitasi qualche civico più in là nel 2010, molto apprezzata e non solo a Forlì.

“E’ stata una decisione sofferta ed è con grande dispiacere che abbiamo scelto di chiudere il negozio - spiega la titolare, Amelia Mercatali, che ha gestito fino ad oggi l’attività insieme alla figlia Veronica -. Ma il centro storico è stato completamente lasciato andare. L’Amministrazione si preoccupa solo di una parte della piazza, mentre i corsi sono stati abbandonati, come dimostrano le tantissime vetrine spente. Basta guardarsi intorno: quelle che un tempo erano le vie del passeggio e degli acquisti, sono diventate deserte, il centro si è svuotato. Per non parlare di corso Mazzini - prosegue Amelia - completamente lasciato a se stesso, all’incuria e al disinteresse generale”.

C’è poi il problema dei costi e della mancanza di parcheggi per i clienti. “Ci sono persone che tradizionalmente venivano da noi ad acquistare anche da altre città, come Faenza e Imola - continua la titolare - e che più di una volta hanno preso la multa. E’ capitato anche a me durante le feste di Natale, siccome non c’è uno spazio di carico e scarico vicino al negozio, avevo fermato la macchina pochi minuti per poter scaricare la merce e mi sono ritrovata con 84 euro di multa. Non è possibile andare avanti così, non ci sono più le condizioni per poter lavorare”.

Stessa sorte per un altro negozio di abbigliamento, questa volta maschile, pochi metri più in là, nel cuore di piazza Saffi. Sabato prossimo si abbasserà anche la saracinesca di Viapiana, sotto il loggiato del Comune che, dopo la vendita straordinaria effettuata in questi mesi, cesserà definitivamente l’attività, andando ad aggiungersi ai tanti locali sfitti e bui del centro storico.

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