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Cede sotto i colpi di Amazon, chiude dopo 50 anni. I clienti: "Era un piacere per i bambini aggirarsi tra corridoi pieni di giocattoli"

Un luogo che ha fatto sognare grandi e piccini per generazioni. Un paradiso dei bambini - ma non solo - tappa fissa in occasione delle feste natalizie, ma anche del Carnevale e dei compleanni

Dopo cinquant’anni si spegne l’insegna di un negozio storico di Forlì, il Centro Giochi 2000 di viale Salinatore. Un luogo che ha fatto sognare grandi e piccini per generazioni. Un paradiso dei bambini - ma non solo - tappa fissa in occasione delle feste natalizie, ma anche del Carnevale e dei compleanni, per i genitori e per i nonni che qui sapevano di trovare il regalo tanto atteso. Complice la gentilezza dei proprietari del negozio, da sempre a conduzione famigliare, che non negavano mai un consiglio e un sorriso. 

Che fosse il costume di Batman o l’ultimo modello di costruzioni da collezione, andare al Centro Giochi aveva il sapore di un rito, un rito legato all’infanzia, ai ricordi e alla gioia dei più piccoli.
Già da diverse settimane, però, le vetrine sono state oscurate e in questi giorni è stata rimossa anche l’insegna. La conferma, ma soprattutto, la spiegazione di questa chiusura è nelle parole del post pubblicato sulla pagina Facebook del negozio, parole che lasciano trasparire tutto il dispiacere e l’affetto di chi, per mezzo secolo, ha animato l’attività di questo angolo di città dei balocchi. 

“Ci scusiamo per il lungo silenzio - si legge -. Purtroppo siamo stati costretti a chiudere la nostra attività che andava avanti da quasi 50 anni. Le motivazioni sono svariate: quella più determinante è stata sicuramente il paradosso Amazon che ci ha schiacciato dall'anno del Covid in avanti”. Una motivazione che ha spinto alla chiusura molte attività commerciali simili a questa e non solo a Forlì. Ha fatto identica scelta in queste settimane anche un grande negozio storico di Cesena, Eureka, che ha ceduto sotto i colpi della concorrenza di Amazon. 

“Purtroppo, per comodità, le abitudini delle famiglie sono cambiate e anche noi ci siamo a nostro malincuore dovuti adeguare - si legge -. Ma non solo: nascono meno bambini, la fascia di età dedicata al gioco negli anni si è molto ristretta e poi questo enorme aumento dei costi, che ha messo in ginocchio famiglie e imprese, non ha aiutato”. “Noi siamo una conduzione famigliare - dicono - e non una grossa multinazionale e ci siamo dovuti fermare. Ma la speranza che il mercato cambi rimane con noi e per adesso ci diciamo un arrivederci. Un abbraccio e un grazie di cuore a tutti quelli che ci hanno sostenuto”.

Tanti i commenti di vicinanza e affetto lasciati sulla pagina Facebook. “Andavo per comprare i regali ai nipoti, adesso sono adulti, era tanto piacevole entrare lì”. E ancora: “portavo spesso mia figlia nei suoi corridoi, perché molti di noi lo hanno dimenticato, ma per un bambino è strepitoso camminare in un negozio di giocattoli, da bambina ci passavo ore con le mie manine dietro la schiena a sognare, a fantasticare, ho ricordi molto belli. Ringrazio il Centro Giochi 2000 per aver fatto sognare la mia famiglia. Grazie di esserci stati”.
 

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