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Cronaca

Cibo e solidarietà, arriva a Forlì "Un pasto al giorno": volontari in Duomo

L’iniziativa della Comunità Papa Giovanni XXIII di don Oreste Benzi per poter continuare a garantire 7 milioni e mezzo di pasti ogni anno alle persone aiutate nelle sue oltre 500 realtà di accoglienza in tutto il mondo

Arriva a Forlì "Un pasto al giorno", l’evento solidale per aiutare chi soffre la fame, giunto quest’anno alla sua decima edizione. Sabato e domenica i volontari della Comunità Papa Giovanni XXIII (Apg23), fondata da don Oreste Benzi nel 1968, saranno presenti in città con numerose postazioni e nella centralissima Cattedrale di Santa Croce. Nel corso dell’evento, in cambio di un’offerta libera, si potrà ricevere il secondo volume di “#iosprecozero”, un libro – stampato rigorosamente su carta 100% riciclata – in cui viene esplorata la sostenibilità dal punto di vista della quotidianità e dei comportamenti che ciascuno può adottare: dalla gestione del cibo, ovviamente, a un giusto utilizzo degli oggetti e delle risorse naturali, da quello del tempo fino al valore che viene dato alla vita nel suo complesso, la propria e quella degli altri.

Grazie alle donazioni raccolte nel corso dell’evento, la Comunità Papa Giovanni XXIII, che celebra quest’anno i suoi primi 50 anni di attività, potrà continuare a garantire i 7 milioni e mezzo di pasti che ogni anno assicura alle 5mila persone accolte nelle sue oltre 500 strutture in tutto il mondo. La Apg23, piatto dopo piatto, affronta ogni giorno una sfida gravosa contro la malnutrizione e la morte per fame, assieme ai tanti interventi con cui dà sostegno a chi ha bisogno di non essere lasciato solo. Tra Forlì e provincia, sono attive 29 realtà di accoglienza che sono casa e famiglia per circa 300 persone ogni giorno, tra cui la Capanna di Betlemme - che dà oltre 14mila pasti ogni anno - e 12 Case Famiglia. In città, inoltre, è attiva anche una Unità di Strada, che offre generi di prima necessità e conforto ai senza fissa dimora. “Il beneficio che viene da questa iniziativa è enorme e le donazioni che tante persone scelgono di affidare a tutti noi della Comunità Papa Giovanni XXIII ci permettono di continuare a dare risposte a chi chiede aiuto perché in difficoltà”, spiega il presidente della Apg23, Giovanni Ramonda.

"La fame nel mondo - continua - è un’ingiustizia che va sanata con una proposta positiva, scegliendo di non sprecare più e condividendo i beni per aiutare e dare da mangiare a chi sta morendo di fame. Essere al fianco degli ultimi è quello che facciamo ogni giorno, da 50 anni esatti, proseguendo il lavoro iniziato da don Oreste Benzi nel 1968". Fu proprio don Benzi a ideare Un pasto al giorno dopo il suo primo viaggio in Africa, quando si rese conto che per garantire l’alimentazione giornaliera ad una persona malnutrita bastavano appena 10mila lire al mese (l'equivalente di 15 euro oggi). "Oggi la fame e la povertà sono sempre più anche nella porta accanto. Lo scorso anno l’impegno di volontari e membri della Comunità ha permesso di raccogliere quasi 385mila euro in donazioni. Quest’anno vogliamo fare ancora di più”, aggiunge Ramonda. Grazie alle oltre 300 realtà di accoglienza sparse per tutto lo Stivale, la Comunità Papa Giovanni XXIII dà aiuto, conforto e calore familiare a più di 3.800 persone in difficoltà. È anche a sostegno di tutte queste iniziative che verranno impiegati i proventi dell’evento di piazza Un pasto al giorno.

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