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Cronaca

Città europea dello sport, partenza sotto la cattiva stella della proteste

Nasce sotto la cattiva stella delle contestazioni fuori dalle assisi ufficiali l'iter di "Forlì Città Europea dello Sport 2018", la prestigiosa nomina per Forlì

Nasce sotto la cattiva stella delle contestazioni fuori dalle assisi ufficiali l’iter di “Forlì Città Europea dello Sport 2018”, la prestigiosa nomina per Forlì, giunta da Aces Italia nel novembre scorso, che ha premiato la città che per cultura sportiva, attività svolte e strutture impiantistiche si è imposta all’attenzione degli esaminatori. Eppure mai come ora lo sport invece di unire, divide. La bufera politica è deflagrata venerdì sera mentre nella sala del Consiglio comunale veniva presentato il logo ufficiale che identificherà la Città durante le diverse manifestazioni sportive previste, assieme al prototipo del sito web. 

Recita una nota del Comune: “Tutte le associazioni sportive sono state invitate all’incontro, così come la Consulta dello Sport e le istituzioni impegnate in queste attività, perché a loro è riservato il ruolo da protagonista del progetto”. Eppure la polemica scoppia proprio sui mancati inviti, sia ai consiglieri comunali, sia a società sportive “ree”, secondo loro di non essere allineate all’assessore Samorì. A rendere noto lo scivolone di Samorì è Albert Bentivogli, rappresentante di SSD Nuoto Club, in una e-mail a diversi consiglieri comunali: “Non è pervenuto l'invito a partecipare alla candidatura di Forlì Città dello Sport 2018 e fatto ancora più grave la stessa Società Sportiva è l'unica sul territorio di Forlì ad essere affiliata all'ente di promozione sportiva MSP che tramite Aces è quello che decide l'assegnazione del titolo di Città Europea dello Sport. Inoltre si evidenzia la disparità di trattamento tra le associazioni sportive vicine all'assessorato allo sport e quelle meno vicine”. Protesta anche il Gs Nuoto Forlì ("anch'esso escluso senza formale invito e ancora ai margini come utilizzatore della piscina comunale" si legge in una nota del gruppo sportivo), che invece ha inscenato una manifestazione fuori dalla sala consigliare, con l’esposizione di cartelli e striscioni.

Città dello sport, si parte tra le proteste

La protesta è stata sostenuta ufficialmente anche da Daniele Avolio del Gruppo Misto: “Tra l'altro questa associazione presente e radicata sul territorio da più di 10 anni, svolge un ruolo importante per la formazione e la crescita dei bimbi in tenera età e scolare e, dà lustro alla nostra città. La mancata presenza di un sodalizio come quello Presieduto da Albert Bentivogli, oltraggia il mondo dello sport associativo, lo stesso mondo definito dall'Assessora allo Sport,  "il cuore pulsante della società” e  crea una netta separazione  tra associazioni amiche e associazioni meno amiche dello stesso assessorato. Credo che questa sia una gaffe mostruosa compiuta dall'Assessora allo Sport”.

Polemica anche per il mancato invito ai consiglieri comunali: “Inoltre giovedì  con una nota ufficiale inviata a tutti i Consiglieri il presidente del Consiglio comunale ha comunicato con rammarico che neanche alla sua persona,  carica istituzionale più importante  dopo il Sindaco, non è pervenuta la nota con  l'invito ufficiale per presenziare ad un evento con carattere istituzionale e valenza internazionale”. Avolio parla quindi di “gestione dello sport che appare personalistica e clientelare” e chiede le dimissioni di Samorì.

La manifestazione di protesta in Comune è stata sostenuta oltre che da Avolio, anche dal capogruppo di Forza Italia Fabrizio Ragni: “Temiamo che questo sia solo l’inizio, il conferimento del riconoscimento non includerà, ma sempre di più escluderà”. E conclude Avolio: “A breve arriverà il bando per il fund raising dell’avvenimento, staremo col fiato sul collo affinché non sia ad uso esclusivo dei soliti noti”. 
 

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