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Cronaca

Il rabbino capo è cittadino onorario di Forlì: "Ha sostenuto la riscoperta e lo studio della Forlì Ebraica"

E' stata conferita ufficialmente la cittadinanza onoraria, in apertura del Consiglio comunale di lunedì, a Luciano Meir Caro, rabbino di Ferrara e competente anche su tutta la Romagna

E' stata conferita ufficialmente la cittadinanza onoraria, in apertura del Consiglio comunale di lunedì, a Luciano Meir Caro, rabbino di Ferrara e competente anche su tutta la Romagna. Dopo il voto all'unanimità dell'ultima seduta consigliare, ecco la cerimonia alla presenza del diretto interessato, che ha partecipato nei giorni scorsi alle commemorazioni locali della Giornata della Memoria, dedicata alle vittime della Shoah. 

Luciano Caro è nato a Torino il 7 agosto 1935, dove ha compiuto gli studi universitari (Laurea in Scienze Politiche); ha compiuto gli studi rabbinici dopo un anno di perfezionamento a Gerusalemme (1959); ha assunto fino ad ora i seguenti incarichi: Vice Rabbino a Torino (fino al 1975); Rabbino Capo a Trieste (dal 1976 al 1979); Membro dell'Esecutivo della Federazione Sionistica Italiana (dal 1978 al 1981); Rabbino Capo a Firenze (dal 1979 al 1988); Rabbino Capo a Ferrara (dal 1989); responsabile del culto a Mantova (dal dicembre 1990 al dicembre 1993). E' Presidente del Centro di cultura Ebraica “Ovadia” di Bertinoro (dal 1995). Luciano Caro è anche Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Ferrara e della Romagna, la seconda comunità ebraica d'Italia, dopo quella di Roma, fondamentale è stato il suo contributo nella realizzazione del Museo Interreligioso di Bertinoro.

Cittadinanza onoraria a Luciano Meir Caro

Saluta il nuovo concittadino onorario il sindaco Gian Luca Zattini: "E' un amico di Forlì, ha spinto per la riscoperta delle nostre radici ebraiche e ha contribuito a riportare alla luce una storia che si è persa". Con la cittadinanza onoraria "ci vogliamo legare a una persona che ha dato tanto a Forlì". Le prime notizie certe della presenza di una comunità ebraica nella Città di Forlì risale ai secoli XIII e XIV. Il ruolo degli ebrei forlivesi nel contesto cittadino è sempre stato centrale e significativo e la memoria della partecipazione ebraica allo sviluppo di Forlì non è mai andata persa, grazie alla mostra “Forlì ebraica. Gli ebrei a Forlì identità della Città” che troverà presto collocazione permanente tra il patrimonio museale del Comune di Forlì. Proprio per quest'ultimo progetto si sofferma Caro, parlando di un "progetto ambizioso di ampliare la mostra al Santarelli". E commenta la sua cittadinanza onoraria: "Forlì è una città che ho imparato ad apprezzare fin dal mio arrivo in Romagna trent'anni fa, da Forlì ho sempre ricevuto simpatia, che è da me ricambiata". Ed infine: "Spero di saper sempre rappresentare questa città proiettata nel futuro, alla quale mi sento particolarmente legato".

Commenta a margine anche il gruppo consigliare Pd: "Si tratta del giusto riconoscimento di un'amicizia quasi trentennale tra il Rabbino Capo di Ferrara e della Romagna, Luciano Meir Caro, e la Città di Forlì, a pochi giorni dalle celebrazioni della giornata della memoria, considerato l’instancabile e significativo impegno che il Rabbino Luciano Meir Caro ha portato a Forlì ed in Romagna a favore del dialogo interreligioso, promuovendo e realizzando numerosissime iniziative nelle scuole e nel carcere cittadino. Oltre ai tragici eventi della Shoah che hanno interessato anche la comunità ebraica forlivese, il Rabbino Capo Luciano Meir Caro ha inteso sempre dedicare il suo impegno anche per ricordare e ricostruire la presenza delle famiglie ebraiche nella vita di Forlì nei secoli". 

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