Coppia di giovani conviventi nei guai per coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti. I due giovani, lui 30enne operaio agricolo, lei 28enne senza fissa occupazione, domiciliati in un appartamento del centro cittadino, sono stati trovati dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Forlì in possesso di otto piante di cannabis, con un’altezza variabile dai 40 ai 70 centimetri, perfettamente invasate e curate, già rigogliose e piene di infiorescenze, coltivate in una parte comune dell’edificio.

Le piante avevano un peso di 475 grammi. L’indagine, nata da una serie di osservazioni mirate effettuate dai militari operanti, si è conclusa giovedì quando, in virtù di un decreto rilasciato dalla magistratura, gli uomini dell'Arma hanno effettuato una perquisizione domiciliare, rinvenendo inoltre un bilancino di precisione, una dose di circa mezzo grammo di marijuana e un flaconcino da 40 millilitri di metadone, parzialmente usato. Tutto il materiale è stato repertato e sequestrato dagli inquirenti.

I due giovani sono stati quindi condotti presso gli uffici della caserma di Corso Mazzini per gli ulteriori accertamenti, dove è risultato che il ragazzo era in cura al Sert, dove riceveva il metadone, che però è stato ritrovato nella borsa della ragazza. Entrambi hanno ammesso di aver iniziato la coltivazione “domestica” di cannabis indica qualche mese fa, approfittando della disponibilità del terrazzo comune dell’edificio in cui abitavano. Processati per direttissima, hanno patteggiato una pena di dieci mesi di reclusione e 900 euro di multa per il ragazzo e di sei mesi di reclusione e 600 euro di multa per la ragazza, che ha goduto della sospensione condizionale della pena.