Coltivando la legalità, Forlì ha ricordato le vittime del terrorismo e delle stragi

Forlì ha ricordato lunedì mattina le vittime del terrorismo e delle stragi, ricorrenza della Repubblica Italiana istituita nel 2007: il 9 maggio 1978 furono colpiti a morte, in luoghi differenti e per mano di differenti matrici eversive, lo statista Aldo Moro, ucciso a Roma dalle “brigate rosse” e il giornalista Peppino Impastato, assassinato in Sicilia per le sue denunce contro la mafia. "E’ una data importante che, a Forlì, caratterizza simbolicamente l’intera rassegna “Coltiviamo la Legalità”, coordinata dall’Amministrazione Comunale insieme ad associazioni, istituzioni, scuole e Progetto Giovani, e che propone per il mese di maggio numerosi incontri, dibattiti, manifestazioni ed eventi", esordisce il sindaco Davide Drei, presente alla commemorazione insieme al consigliere delegato della Provincia, Gabriele Zelli.

"Abbiamo - ha proseguito Drei - testimoniato l'attenzione dei forlivesi e dell’intero territorio provinciale rispettando un momento di raccoglimento e salutando, con un fiore, Moro e Impastato nelle rispettive indicazioni toponomastiche. Insieme a loro abbiamo onorato la memoria di tutte Vittime del terrorismo e delle stragi, rilanciando l’impegno quotidiano di coltivare Legalità. Fra le fotografie abbiamo pubblicato, attingendole dall'Archivio, anche due scatti del 9 e 10 maggio 1978 quando, sotto una pioggia battente, Forlì reagì alla notizia dell'uccisione di Moro con manifestazioni contro la violenza e il terrorismo. In onore di Aldo Moro e del suo sacrificio le istituzioni, i partiti e i sindacati posero corone al Sacrario dei caduti per la Libertà".