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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Compensi irregolari a Livia Tellus, indagati Marzocchi e il direttore generale Severi

Ha subito una svolta l'indagine della Procura di Forlì sui compensi maggiorati ai dirigenti  Livia Tellus, erogati indebitamente secondo le ipotesi di reato di abuso d'ufficio

Ha subito una svolta l'indagine della Procura di Forlì sui compensi maggiorati ai dirigenti  Livia Tellus, erogati indebitamente secondo le ipotesi di reato di abuso d'ufficio. La Guardia di Finanza martedì mattina ha consegnato due avvisi di garanzia: al presidente di Livia Tellus, Gianfranco Marzocchi, e al direttore generale  del Comune di Forlì Vittorio Severi. La vicenda risale allo scorso anno, quando Livia Tellus da holding delle partecipazioni del Comune di Forlì venne "potenziata" per diventare holding di tutte le partecipazioni azionarie in società pubbliche dei 15 Comuni dell'Unione dei Comuni della Romagna forlivese. In quell'occasione lo stipendio del presidente  Marzocchi, già assessore alla Cultura tra il 2004 e il 2009, fu portato da 8mila a 46mila euro lordi, nonostante una norma prevedesse di tagliare del 20% questo genere di costi, taglio che effettivamente avvenne ma in modo complessivo, agendo su tutti i compensi delle società pubbliche.

Una lettera di alcuni sindaci espresse pieno sostegno a Marzocchi e all'operazione di razionalizzazione complessiva dei costi. Così nell'autunno del 2016 il sindaco Davide Drei giustificò la scelta, in Consiglio Comunale: “Abbiamo stabilito un compenso di 46mila euro per un compito che prima era in capo a due soggetti. Una somma di 46mila euro lordi è troppo elevata per presiedere una società con un capitale di 128 milioni di euro e un patrimonio di oltre 230 milioni? Per esempio il presidente di Ravenna Holding prende 83mila euro. L'applicazione delle norme è avvenuta nel quadro dei riferimento disponibili, in assenza di pareri della Corte dei Conti su casi analoghi, con la riduzione dei compensi complessivi del 29%, anziché del 20% richiesto dalla legge. Qualcuno argomentava che la riduzione dei compensi fosse da applicare a qualsiasi società di Livia Tellus, qualcun'altro invece che andasse applicata nel suo complesso, dal momento che è il costo complessivo che va a pesare sul bilancio del Comune”. Sulla questione notevole fu la tensione in Consiglio Comunale,  con spaccature nella maggioranza Pd, che portarono la capogruppo Maria Maltoni a minacciare le sue dimissioni da responsabile del gruppo consigliare. Anche in un suo parere successivo la Corte dei Conti ha censurato la scelta del Comune di Forlì, specificando che la norma non prevede “deroghe”. Per i compensi erogati in eccesso, tuttavia, è già stata concordata la restituzione delle somme poi giudicate non regolari.

Sul caso venne aperta anche un'indagine contro ignoti sulla base di un esposto in Procura della Lega Nord. Ora su quel fascicolo ci sono almeno due nomi inscritti come indagati: il vertice di Livia Tellus (Marzocchi) e il vertice amministrativo del Comune (Severi). Per questo, sostiene in una nota il consigliere del Carroccio Daniele Mezzacapo, il sindaco di deve dimettere: “Il tempo di Drei è finito, e si sta concludendo con il più grande fallimento della storia del Partito Democratico Forlivese. In tre anni e mezzo di mandato, il primo cittadino ha perso tutti i suoi uomini fidati e alcuni di questi ora sono anche indagati. Circa un anno fa la Giunta è stata azzerata e sono saltati l’assessore Briccolani (Bilancio) e il vice sindaco Veronica Zanetti, poco prima si era dimesso l’assessore Bellini (Ambiente), ieri la stessa Giunta ha revocato l’incarico al Segretario Comunale Piraccini – afferma il capogruppo della Lega Nord – e come se non bastasse arrivano gli avvisi al Direttore Generale Severi e al presidente di Livia Tellus Marzocchi. Cosa aspetta Drei a dimettersi?”, dice il capogruppo della Lega Nord. Che conclude: “Ora che il sindaco è sotto scacco ed ha perso la fiducia della cittadinanza, deve dimettersi”.

"Dopo tre anni e mezzo di un dibattito politico che abbiamo tentato di incanalare, almeno sul versante della chiarezza e della trasparenza, oggi i nodi sembrano venire tutti al pettine", commenta il Il Gruppo di Forza Italia, che "pretende di sapere tutto, e pretende di avere la possibilità di dare ai cittadini un'amministrazione che dia speranza alla Città perchè possa risollevarsi nel più breve tempo possibile". Il Gruppo di Forza Italia ribadisce inoltre, "il proprio atteggiamento assolutamente garantista, confermando, se ce ne fosse bisogno, che non siamo alla ricerca né di colpevoli, né tantomeno di capri espiatori ma di un modo di governare la cosa pubblica che tenga conto dei cittadini forlivesi, (italiani prima di tutto) e del necessario rilancio per una città che rischia di precipitare in una condizione di degrado e massimo svilimento delle proprie condizioni economiche e sociali".

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