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Cronaca

Bellezza, cultura e natura: un'alba speciale in compagnia del "gigante buono" di Carpinello

Ne è valsa decisamente la pena mettere la sveglia alle 6 per partecipare all'evento "Musica e parole sotto il platano"

Una prima alba di settembre speciale. Tanti forlivesi hanno salutato l'inizio del nuovo mese, attendendo il sorgere del sole sotto il "gigante buono" di Carpinello, il platano che saluta gli automobilisti in transito sulla Cervese. Ne è valsa decisamente la pena mettere la sveglia alle 6 per partecipare all'evento "Musica e parole sotto il platano", organizzato dal Comitato di Quartiere di Caprinello, Villa Rotta e Castellaccio con la collaborazione con la Soul Brothers Company. Semplici, ma buoni gli ingredienti: bellezza, cultura e natura. Marta Celli ha incantato con la sua arpa, mentre Tamer Favali ha letto diverse poesie a tema, accompagnato dalla chitarra acustica di Moreno Lombardi. Al termine ricca colazione con bomboloni e succhi di frutta. L'appuntamento è stato patrocinato dall'Assessorato rapporti con i Quartieri del Comune di Forlì.

Spiegano dal Comitato di Quartiere: "Queste attività si inseriscono in un progetto di creazione di un percorso stabile di visita al "grande gigante verde", intrapreso da qualche anno dal Comitato insieme alle istituzioni ed ai privati. Questo percorso, non ancora terminato e formalizzato, dovrà in ogni caso essere rispettoso della natura. Per questo motivo le visite sono possibili solo in determinati momenti, con l'accompagnamento ed il controllo di personale formato. Il sentiero creato in occasione del recente evento sarà in poco tempo eliminato ed è comunque proibito a chiunque non espressamente autorizzato dal proprietario del terreno e dal Comune di Forlì, avvicinarsi o addentrarsi vicino al Platano, al fine di salvaguardarlo. Cogliamo l'occasione per ringraziare tutti gli intervenuti al concerto, perché hanno dimostrato rispetto e civiltà".

Il platano orientale (Platanus orientalis), che tutti notano percorrendo la Cervese in quanto si erge solitario in mezzo ai campi coltivati, è di dimensioni eccezionali con una circonferenza di 720 centimetri e un'altezza di 31 metri. La chioma si espande su una superficie di diverse decina di metri quadrati e l'età, secondo alcuni esperti, è di circa 250 anni. L'albero faceva parte del parco di Villa Maddalena, uno dei possedimenti della contessa Maddalena Matteucci, moglie del conte Giovanni Guarini, famiglia che ebbe modo di ospitare a Carpinello, fra gli altri, il poeta Giosuè Carducci (1835-1907), il quale già allora rimase affascinanato per le dimensioni della pianta. All'inizio del secolo scorso il podere fu acquistato dalla famiglia Orsi Mangelli, in quel periodo una delle più ricche della città di Forlì, nonché disposta ad effettuare investimenti per migliorare il reddito delle tante proprietà agricole di cui disponeva.

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