Condannata per aver avvelenato il cane nella lite tra vicini, l'Enpa: "Sentenza importante"
Carla Rocchi, presidente nazionale Enpa che parla di "una sentenza importante perche' mette al centro il valore della vita dell'animale, spesso vittima di insofferenza o litigi condominiali"
Ha comprato del lumachicida e ha avvelenato il cane del vicino, un Irish terrier di nome One, uccidendolo. Ora il Tribunale di Forli' l'ha condannata a un anno e tre mesi di reclusione (pena sospesa) e a risarcire con 2.000 euro i proprietari del cane con 500 euro ad ogni associazione costituita. A rendere noto il fatto Carla Rocchi, presidente nazionale Enpa che parla di "una sentenza importante perche' mette al centro il valore della vita dell'animale, spesso vittima di insofferenza o litigi condominiali". Peraltro, "iniziano ad essere sempre piu' numerose le pronunce in materia di liti tra vicini, spesso causate da intolleranze nei confronti dei rispettivi animali o di uno dei due, che sfociano, purtroppo, nella morte dei 'pet' innocenti. Ad incastrare la responsabile dell'atto, 53 anni di Meldola, racconta Enpa, le telecamere a circuito chiuso dei proprietari del cane. I fatti risalgono al 6 ottobre 2016. Le indagini dei Carabinieri di Meldola e l'esame dei video hanno hanno fatto luce sull'accaduto. Nei filmati si vede la donna avvicinarsi alla casa in cui viveva l'animale e dalle 9.30 alle 9.45 si vede che si avvicina per otto volte alla rete del giardino e da' qualcosa al cane, presumibilmente dei bocconi. "Un tempo- continua Rocchi- questi orrori venivano tacitamente accettati e restavano fuori da ogni tutela giudiziale. Pian piano, le persone, sentendosi anche supportate dall'intervento di associazioni come l'Enpa, si rivolgono sempre piu' numerose al nostro ufficio legale: sia per segnalare casi limite come questo per chiedere di essere affiancate in giudizio, sia per avere consigli onde evitare di far sfociare le liti in animalicidio". (Agenzia Dire)