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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Condannato per spaccio, chiede il permesso di soggiorno. Ottiene invece l'espulsione con accompagnamento all'aereo

Espulso uno straniero operante nel mercato dello spaccio di droga e ritenuto pericoloso per la sicurezza pubblica

Espulso uno straniero operante nel mercato dello spaccio di droga e ritenuto pericoloso per la sicurezza pubblica. Nell’ultimo periodo sono state cinque le espulsioni di stranieri ritenuti pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica, eseguite dalla Questura, con specifico riferimento a stranieri condannati per reati in materia di stupefacenti e contro il patrimonio. L’ultima in ordine di tempo si riferisce ad un albanese rintracciato a Predappio ed espulso il giorno stesso.

Nei giorni scorsi, infatti, la Polizia di Stato, a conclusione di un’ennesima attività informative svolta dall’Ufficio Immigrazione e dalla Squadra mobile, ha eseguito l’espulsione con accompagnamento in patria. Si tratta di un cittadino albanese, denunciato, già arrestato e condannato per reati in materia di sostanze stupefacenti e contro il patrimonio, con i fatti commessi anche in altre località del territorio nazionale. Era già stato condannato dal Tribunale di Forlì alla pena di 1 anno e 9 mesi di reclusione in quanto venne sorpreso con oltre 20 grammi di cocaina pronti per essere spacciate.

Nei mesi scorsi aveva presentato la richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno, tuttavia, proprio considerando la condanna ed altri i profili di pericolosità emersi, l’Ufficio Immigrazione della Questura ha respinto la richiesta, invitando lo straniero a lasciare spontaneamente il territorio nazionale entro quindici giorni, cosa a cui lo straniero non ha mai ottemperato. Proprio alla luce dei profili di pericolosità sociale ed a tutela della sicurezza pubblica che è stato emesso un nuovo provvedimento di espulsione con accompagnamento diretto in frontiera. Il giovane ragazzo albanese è stato trovato all’interno di un appartamento a Predappio ed è stato condotto in Questura. Al termine della convalida è stato accompagnato in aeroporto ed ha fatto rientro nel proprio paese. Non potrà rientrare nello spazio “Schengen” per i prossimi cinque anni

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