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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca

Confcooperative, uffici "Covid free": test sierologici a tutti i lavoratori e un'app anti-contagio

“Confcooperative vuole affiancarsi, con questa iniziativa, agli sforzi che sta facendo il sistema pubblico per monitorare i cittadini e tenere arginato il Covid 19"

Sono stati già ripetuti due volte i test sierologici per monitorare tutti i lavoratori che hanno accesso agli uffici e ad oggi si può affermare che sia un luogo “Covid free”.

“Confcooperative vuole affiancarsi, con questa iniziativa, agli sforzi che sta facendo il sistema pubblico per monitorare i cittadini e tenere arginato il Covid 19 – spiega il Direttore Mirco Coriaci – più persone vengono testate minori sono i rischi che un soggetto positivo diffonda il virus in un ambiente di lavoro ma anche tra le proprie amicizie e relazioni familiari. Il test è volontario ed è stato accolto positivamente e possiamo dire che il fatto che ciascuno possa comunicare di essere negativo ha creato un clima più sereno negli uffici e dato maggiori sicurezze anche nella vita quotidiana di ciascuno. Dopo mesi di dubbi ed incertezze dove ciascuno di noi si è chiesto se potesse aver contratto il virus, questa operazione ha tranquillizzato gli animi e sta contribuendo ad un migliore ritorno alla normalità anche sul piano psicologico”.

Confcooperative Forlì – Cesena ha messo in atto quella che è la “exit strategy” ovvero il Piano Strategico Nazionale di Confcooperative per monitorare i contagi da virus SARS CoV2. Con tale Piano ha invitato tutte le imprese cooperative associate ad effettuare i test ai propri lavoratori, ma anche ad utilizzare un’apposita app fruibile su smartphone -  “lavorare in sicurezza” - per la ripresa in sicurezza delle attività e la tutela dei lavoratori. 

“Abbiamo pensato di dover offrire alla comunità scientifica uno screening significativo da un punto di vista statistico del comportamento di un virus – dichiara Mauro Neri Presidente di Confcooperative Forlì – Cesena – oltre a compiere un gesto di responsabilità verso sé stessi e gli altri. Non dimentichiamoci, poi, delle responsabilità che ha un datore di lavoro nel caso di contagi avvenuti sul luogo di lavoro che possono essere attenuate da un rigoroso rispetto dei protocolli anti covid ma anche, a nostro parere, da misure aggiuntive come i test sierologici”
L’effettuazione dei test sierologici avviene, ovviamente, sotto il controllo del medico del lavoro il quale ha la competenza e la facoltà di allertare il servizio sanitario pubblico in caso di positività. 

Sul piano nazionale durante il lock down il 74 % delle cooperative aderenti a Confcooperative  ha continuato a lavorare ed operare in condizioni spesso estremamente difficili e pericolose poiché appartenente a settori strategici, dall’agroalimentare al socio – sanitario, dalla sanificazione alla logistica. A metà giugno l’app risultava scaricata da 6000 lavoratori del sistema cooperativistico nazionale. 

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