rotate-mobile
Casa

Confedilizia contro la riforma del catasto, incontro con i cittadini: "A rischio anche la prima casa"

Motivo della mobilitazione è esprimere la contrarietà alla riforma del catasto

Confedilizia Forlì-Cesena venerdì mattina, dalle 9 alle 13, incontrerà i cittadini in un gazebo allestito a Forlì in piazza San Crispino al civico 7 di fianco all’edicola. Motivo della mobilitazione è esprimere la contrarietà alla riforma del catasto. “Spiegheremo - afferma il presidente provinciale Carlo Caselli - le nostre ragioni. In particolare illustreremo alla gente che si fermerà al nostro gazebo l’articolo 6 del disegno delega per la riforma fiscale, che mette a rischio anche la prima casa”.

L’Associazione della proprietà edilizia distribuirà un volantino con illustrata in sintesi la sua posizione, rispondendo alla domanda "Rischia anche la “prima casa” con la revisione del catasto?" Nel documento che sarà consegnato alla cittadinanza la risposta all’interrogativo: “Sì, sotto almeno tre profili: I dati catastali influenzano l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), attraverso il quale i cittadini accedono, a condizioni agevolate, alle prestazioni sociali o ai servizi di pubblica utilità. Tra i parametri con i quali viene determinata la situazione economica del nucleo familiare del richiedente la prestazione o il servizio rientra, infatti, il valore catastale degli immobili di proprietà, “prima casa” inclusa. Maggiore è il valore catastale di quest’ultima, dunque, minore possibilità vi è di ottenere la prestazione o il servizio".

La seconda risposta: "Sui dati catastali si fondano i tributi sulla compravendita, in particolare l’imposta di registro. Maggiore è il valore catastale dell’immobile, maggiore è l’imposta da pagare al momento del suo acquisto". Infine la terza: "L’Imu colpisce attualmente le abitazioni principali (le cosiddette “prime case”) solo se sono considerate “di lusso”. Con l’attuale catasto, hanno questa connotazione le unità immobiliari di categoria catastale A/1, A/8 e A/9. Al proposito, va considerato che con i nuovi inquadramenti catastali, le modalità di individuazione delle abitazioni considerate “di lusso” potrebbero portare a risultati molto diversi dagli attuali, con l’inclusione nella tipologia “di lusso” di un numero maggiore di unità immobiliari; a Commissione europea - oltre a raccomandare all’Italia di “aggiornare” il catasto al fine di compensare con maggiore tassazione sugli immobili una minore imposizione “sul lavoro” - ha suggerito anche di reintrodurre l’Imu sull’abitazione principale in via generalizzata”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Confedilizia contro la riforma del catasto, incontro con i cittadini: "A rischio anche la prima casa"

ForlìToday è in caricamento