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Cronaca

Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria: Zattini tra i tre vicepresidenti

Lunedì mattina sono stati dunque eletti i nuovi organi. Presidente è stato eletto il sindaco di Ravenna Michele De Pascale

La Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria (Ctss) della Romagna (composta dai 73 sindaci del territorio) si è riunita lunedì mattina con due importanti punti all’ordine del giorno: l’elezione del nuovo presidente e dei tre vicepresidenti ed il parere sul bilancio preventivo 2019 dell’Ausl Romagna. Per quanto attiene al primo punto all’ordine del giorno, va premesso che il Regolamento della Conferenza prevede che, alla decadenza dal suo ruolo di sindaco, il presidente della Conferenza decada anche dalla presidenza stessa, e con lui i tre vicepresidenti. Lunedì mattina sono stati dunque eletti i nuovi organi. Presidente è stato eletto il sindaco di Ravenna Michele De Pascale. I tre nuovi vicepresidenti sono i sindaci di Cesena, Forlì e Santarcangelo (rispettivamente Enzo Lattuca, Gian Luca Zattini ed Alice Parma). L’elezione di tutti e quattro è avvenuta all’unanimità dei presenti, che rappresentava il 93,38 per cento della popolazione residente in Romagna.

"Il compito di questa Conferenza non è semplice - ha detto il nuovo presidente De Pascale -: noi sindaci siamo molto numerosi, in virtù delle grandi dimensioni dell’Ausl, dimensioni che contemplano anche una rilevante complessità gestionale e operativa. Ma questa grande dimensione contempla anche alcune opportunità che vanno colte e che dovremo cogliere sempre più puntualmente, dando così risposte alle esigenze quotidiane dei cittadini, sia a livello ospedaliero sia a livello territoriale e di medicina di base. A tal fine vanno indirizzate anche le economie di scala che derivano dall’unificazione, peraltro in un momento storico in cui scontiamo un sottofinanziamento del sistema sanitario nazionale da parte del livello centrale e gli effetti di una programmazione sbagliata a causa della quale si fa una grande fatica a trovare medici sul mercato del lavoro. Noi sindaci dobbiamo sempre più sentirci responsabili di tutti i servizi erogati dall’Ausl, comprese quelle grandi specializzazioni che, giustamente, sono centralizzate in un unico presidio, ma che erogano servizi a tutti i cittadini romagnoli. Per questo dovrà sempre più prevalere il principio di collegialità nelle nostre scelte che, nei prossimi 12 – 18 mesi riguarderanno questioni di grande rilevanza come ad esempio la rete oncologica romagnola, il rapporto con l’università, i piani di investimento".

Atro tema importante, ha evidenziato, è "un dialogo con la Regione affinchè il coraggio della scelta romagnola di creare un’unica Ausl trovi riscontro anche a livello di finanziamento. Il primo messaggio che mandiamo, come nuova Ctss, è però a tutti gli oltre 15mila dipendenti di Ausl Romagna, grazie ai quali ogni giorno sono garantite le prestazioni sanitarie. Vogliamo essere accanto a loro per ascoltare e comprendere i problemi e lavorare fianco a fianco per risolverli”.

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