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Cronaca

Ancora ai domiciliari il funzionario ministeriale delle tangenti del caso Conscoop

Hanno ottenuto la scarcerazione l'ex presidente di Conscoop Mauro Pasolini e il suo braccio destro Flavio Aldini, finiti arrestati per effetto di un ordine di custodia cautelare richiesto dalla Procura

Hanno ottenuto la scarcerazione l'ex presidente di Conscoop Mauro Pasolini e il suo braccio destro Flavio Aldini, finiti arrestati per effetto di un ordine di custodia cautelare richiesto dalla Procura della Repubblica di Forlì, che ha portato a termine una corposa indagine che si è ramificata a Roma e in Campania per un presunto giro di tangenti collegate ad un appalto per la realizzazione della rete distributiva del gas nel Napoletano. I pm Lucia Spirito e Francesca Rago hanno ipotizzato reati quali la corruzione, la turbativa d'asta e l'estorsione. 

Aldini si trovava recluso nel carcere della Rocca, mentre Pasolini era ai domiciliari nella sua abitazione di Cesenatico. A concedere l'attenuazione della misura cautelare è stato il tribunale del Riesame di Bologna, che ha comunque imposto l'obbligo di firma, vale a dire l'obbligo di presentarsi presso l'autorità di pubblica sicurezza con cadenza quotidiana. L'altra misura cautelare è l'interdizione dalle loro attività lavorative all'interno del consorzio cooperativo Conscoop. I difensori dei due dirigenti Conscoop hanno chiesto e ottenuto misure cautelare meno restrittive, rinunciando alla trattazione di merito. Il terzo indagato finito arrestato, Giuseppe Caligione, funzionario dell'ufficio nazionale referente per la metanizzazione del Mezzogiorno, al Ministero dello Sviluppo Economico, non ha fatto istanza di Riesame. Caligione era stato posto agli arresti domiciliari a Roma.

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