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Cronaca

Prima seduta del Consiglio Comunale, Forza Italia si divide e compare anche un cane

Sul nome proposto per la vice presidenza del Consiglio, vale a dire quello di Vanda Burnacci, consigliera di Forza Italia, si è registrata la spaccatura all'interno dei gruppi di minoranza

“Primo giorno di scuola” per i consiglieri comunali di Forlì. Nel pomeriggio di lunedì si è riunito per la prima volta il rinnovato consiglio comunale, in gran parte composto da new entry. La seduta ha visto il giuramento sulla Costituzione del neosindaco Davide Drei, quindi alcune comunicazioni programmatiche di Drei stesso e diverse votazioni, tra cui quella per il presidente del Consiglio Comunale nella persona di Paolo Ragazzini, votato a larga maggioranza (esclusi i voti di M5S e Lega Nord). Ad andare in scena sono stati soprattutto gli attriti nel centro-destra, con votazioni diverse all'interno del gruppo di Forza Italia già a partire dalla scelta del vicepresidente, figura normalmente ad appannaggio delle minoranze.

TENSIONI DENTRO FORZA ITALIA. Infatti sul nome proposto dal capogruppo di Forza Italia Fabrizio Ragni per la vice presidenza del Consiglio, vale a dire quello di Vanda Burnacci, consigliera di Forza Italia, si è registrata la spaccatura all'interno dei gruppi di minoranza. Il M5S e il consigliere della Lega Nord Mezzacapo hanno votato per Simone Benini, raccogliendo così 5 voti. Vanda Burnacci non è stata votata neanche da due consiglieri del suo partito (Biondi e Bertaccini, astenuti), raccogliendo così 4 voti tra i gruppi di minoranza (due voti di Forza Italia, un voto di Noi Forlivesi e un voto di Fratelli d'Italia). A farle raggiungere i 25 voti per l'elezione a vice-presidente è intervenuta la maggioranza a guida Pd, che l'ha indicata in modo compatto come vice-presidente.

VIVACE DIBATTITO. Ad accendere la miccia su questo voto è stata la dichiarazione del consigliere del M5S Daniele Avolio: “Accetto il voto del Consiglio, ma rilevo che esiste una alleanza non dichiarata tra Pd e Forza Italia, registro che anche a Forlì si è aperta la stagione delle larghe intese”. Da parte sua anche Daniele Mezzacapo della Lega Nord avrebbe auspicato che il Pd avesse lasciato “alle minoranze il compito di scegliere il vicepresidente, altrimenti è il partito di maggioranza a decidere un ruolo di garanzia per le minoranze”. Hanno confutato la tesi delle 'larghe intese' i consiglieri Bertaccini, Sansavini e Vico Zanetti del Pd, come anche Fabrizio Ragni, capogruppo di Forza Italia. Questa la risposta di Zanetti (pd): “Allora registriamo che esiste un'alleanza non dichiarata tra M5S e Lega Nord, come d'altra parte è emerso alle Europee”.

la prima seduta del consiglio comunale 2014-2019 (Foto Frasca)

I CAPIGRUPPO. Questi i capigruppo indicati dai vari gruppi consigliari: Maria Maltoni guiderà il gruppone del 18 consiglieri Pd, Mario Peruzzini rappresenta il gruppo (composto da un solo consigliere) “Noi con Drei”, mentre Paolo Bertaccini guida il gruppo (anch'esso con un solo consigliere) “Con Drei per Forlì”. Nelle fila delle liste di opposizione Fabrizio Ragni guida il gruppo composto da 5 consiglieri di Forza Italia, Davide Minutillo è capogruppo di Fratelli d'Italia (composto da un solo consigliere), Paola Casara è capogruppo di “Noi forlivesi” (composto da un solo consigliere). Infine Daniele Mezzacapo guida il gruppo di un solo consigliere della Lega Nord e Daniele Avolio il gruppo del M5S (4 consiglieri).

RINGRAZIAMENTO A BALZANI. Il sindaco Davide Drei ha fatto solo una breve e agile introduzione al programma di governo, soffermandosi sulla priorità del lavoro, ma soprattutto ringraziando il sindaco uscente Roberto Balzani, “che cinque anni fa ha aperto una stagione politica audace e innovativa, che siamo pronti a rilanciare con nuovo vigore”.

LE CURIOSITA'. Il dato di maggiore curiosità, a margine del Consiglio Comunale appena insediato, è il cane di piccola taglia che ha “sostato” sugli scranni del M5S, in braccio al consigliere Fabio Corvini. Una trovata che ha attirato l'attenzione e che ha suscitato la protesta di Davide Minutillo (Fdi): “Su questi scranni non si possono sedere i cittadini, se non sono stati eletti, ma si può sedere un cane. Quindi deduco che il cittadino vale meno di un cane?”. La segretaria comunale si è riservata di approfondire la materia e chiarire se sono ammessi animali nella parte dell'aula del consiglio riservata ai consiglieri, eventualità mai accaduta prima. Da registrarsi, infine, il pessimo servizio di streaming, che come nella precedente legislatura, ha funzionato a singhiozzo, di fatto rendendo vana la trasparenza e l'accessibilità al dibattito da chi non era possibilitato ad essere presente in aula.

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