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Cronaca

Il Consiglio Comunale parla di Isis e spende circa tremila euro: è polemica

Tremila euro per un dibattito che si sarebbe potuto tenere una sera in Salone Comunale al costo di zero euro o quasi: è la cifra di denaro pubblico che ha preso il volo dalle casse comunali per un pomeriggio di discussione

Che ci sarà da dire in un Consiglio comunale di Forlì sugli attacchi di Parigi che non sia stato detto nella marea immensa di commenti, analisi, prese di posizione dell'ultima settimana e sentite in tutte le sedi? Nonostante questo, l'assise forlivese, la cui seduta per un pomeriggio costa circa tremila euro, è stata convocata venerdì pomeriggio per discutere di un solo punto all'ordine del giorno: “Ricordo e solidarietà alle vittime degli attentati di Parigi”.

Tremila euro per un dibattito che si sarebbe potuto tenere una sera in Salone Comunale al costo di zero euro o quasi: è la cifra di denaro pubblico che ha preso il volo dalle casse comunali per un pomeriggio di discussione con scarsisime ricadute effettive sulla città. E questo dopo la commemorazione avvenuta martedì scorso, quando in Consiglio Comunale ha risuonato la Marsigliese appunto come segno di solidarietà.

Il tema della spesa del “Consiglio straordinario anti-Isis”, inevitabilmente, ha tenuto banco. Il presidente Paolo Ragazzini ha ufficializzato che la spesa per la convocazione del Consiglio comunale è di 2.600 euro. Ogni consigliere ha avuto diritto ad gettone del costo lordo per l'amministrazione di 45,90 euro, di cui 3,60 di tasse, per presenziare ad un dibattito sul terrorismo internazionale. Alcuni consiglieri hanno deciso di devolverlo in beneficenza, altri invece hanno argomentato che debba rimanere nelle casse comunali.

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