Contagi in aumento, in questa quarta ondata sono i bimbi i principali bersagli del Covid
La crescita dei contagi tra i bambini nelle scuole in Emilia-Romagna sta portando anche "un certo affaticamento nel contact tracing"
Con il 90% della popolazione vaccinata, sono i bambini sotto i 12 anni i principali bersagli del Covid in Emilia-Romagna. E' questo il quadro, secondo gli ultimi dati disponibili, tracciato venerdì dalla Regione, che ha già preso contatti con i pediatri per coinvolgerli nella vaccinazioni dei 5-11enni non appena arriverà anche il via libera di Aifa al siero anti-Covid. Le prime dosi dovrebbero essere disponibili a fine dicembre, spiegano gli esperi della Regione. A fare il punto è l'assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini.
La popolazione più interessata dai contagi in questo momento, spiega Donini affiancato dai dirigenti regionali, è principalmente quella in età scolastica, soprattutto i bambini non vaccinabili perchè under 12. Nella fascia 6-10 anni l'incidenza è salita nell'ultima settimana da 248 a quasi 400 casi ogni 100.000 persone. Per i ragazzini di 11-13 anni l'incidenza è salita da 195 a 270, mentre per la fascia 0-5 anni si è passati da 91 a 145 casi ogni 100.000 abitanti. Infine, per i ragazzi da 14 a 18 anni l'incidenza è salita da 90 a 131. I bambini sono dunque "la popolazione più colpita" in questo momento in Emilia-Romagna, ma "per fortuna- rimarca Donini- seppur alto il livello incidenza, non si riscontrano casi di malattia grave tra i bambini. Il Covid continua a comportarsi così". Dopo il via libera da parte dell'Ema, ora si attende "a breve" quello di Aifa sul vaccino per i bambini tra 5 e 11 anni. Pfizer dovrebbe mettere a disposizione le dosi "per la fine di dicembre", si spiega in Regione. "Ci siamo già attivati con i pediatri per coinvolgerli- afferma Donini- anche offrendo loro la possibilità di farlo nei nostri hub".
La crescita dei contagi tra i bambini nelle scuole in Emilia-Romagna sta portando anche "un certo affaticamento nel contact tracing", segnala Donini. Anche per questo in Regione si ci aspetta che i protocolli di sicurezza per le scuole possano essere in parte modificati da parte del Ministero, forse già "a partire dalla settimana prossima". Tutto parte da una richiesta da parte di alcune Regioni, quelle con l'incidenza di casi più alta (non l'Emilia-Romagna), perchè a livello nazionale venga valutato di "adattare il protocollo ai nuovi numeri" e renderlo "semplificato per quelle situazioni epidemiologiche che non consentano l'applicazione totale" delle misure previste, tra cui c'è ad esempio il doppio tampone per ogni caso positivo (il secondo test da fare dopo cinque giorni). "Ma vogliamo comunque fare di tutto perchè gli studenti restino in presenza- assicura Donini- e noi al momento restiamo fermi al protocollo tutt'ora in vigore". (fonte Dire)