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Cronaca

Contrasto della povertà educativa minorile: il progetto forlivese InRete vince il bando "Un Passo Avanti"

Forlì-Cesena con le cooperative sociali L’Accoglienza, Domus Coop, Paolo Babini, DiaLogos e Salvagente con l’obiettivo di agire sul sostegno alle famiglie multiproblematiche per contrastare la povertà educativa minorile nel distretto di Forlì

Il progetto "InRete di Forlì, promosso dal Consorzio Solidarietà Sociale Forlì-Cesena (capofila) con le cooperative sociali L’Accoglienza, Domus Coop, Paolo Babini, DiaLogos e Salvagente, si è aggiudicato il bando "Un Passo Avanti" attivato dall'organizzazione senza scopo di lucro "Con i Bambini" ed interamente partecipata dalla Fondazione "Con il sud"Il progetto "InRete", che avrà durata 4 anni, è strutturato in stretta collaborazione con la Fondazione Buon Pastore (Caritas), ma soprattutto con l’istituzione scolastica e precisamente con 10 istituti comprensivi e 4 istituti superiori di Forlì e delle vallate.

Obiettivi sono il rafforzamento delle capacità genitoriali nell’affrontare le situazioni di fragilità nella famiglia e il contrasto dei fattori di disagio scolastico dei minori in situazioni di svantaggio. Avviato nell’estate 2020 con l’attività estiva “Chi ben (ri)comincia” (una delle tre macro azioni del progetto) rivolta a bambini e ragazzi colpiti dall’impatto negativo dei lunghi mesi di lockdown e di chiusura delle scuole dovuti all’emergenza sanitaria, ha già incassato risultati considerevoli con la realizzazione di attività di socializzazione e recupero scolastico per circa 350 minori in situazioni di disagio socio-educativo.

Le attività si svolgono attraverso tre macro azioni che comprendono l’attivazione di educatori famigliari territoriali (Family Mentor) a supporto dei nuclei famigliari con minori dai 6 ai 17 anni, i laboratori in aula o in altri contesti educativi (Scuola InRete) rivolti minori Bes (bisogni educativi speciali), Dsa, disabilità lievi e minori stranieri non integrati le attività estive di potenziamento e recupero scolastico (Chi ben (ri)comincia) che, come descritto sopra, sono iniziate nell’estate 2020 dando il via a tutto il progetto.

Il Family Mentor è una figura innovativa che si prende in carico le famiglie con situazioni di vulnerabilità attivando processi e relazioni, rafforzando le risorse degli adulti per prevenire e contrastare il disagio. Procede raccogliendo le segnalazioni da parte delle scuole, dei Servizi Sociali e dei centri di ascolto Caritas. Svolge funzioni di ascolto e orientamento rispetto alle scelte genitoriali attraverso colloqui individuali, incontri di gruppo e momenti formativi e costruisce un percorso di accompagnamento per ogni nucleo preso in carico.

L’azione Scuola InRete è finalizzata al miglioramento delle competenze dei minori e l’attività messa in campo si snoda tra laboratori relazionali per minori dai 6 agli 11 anni, volti a promuovere e sviluppare le relazioni; i laboratori di didattica alternativa, rivolti alla fascia 12-14 anni con focus sui minori Bes, Dsa disabili lievi e stranieri; attività di educazione allo studio e affiancamento scolastico in accordo con gli insegnanti (per minori dai 12 ai 17 anni). Chi ben (ri)comincia, infine, si concretizza nell’attività estiva che è finalizzata ad offrire opportunità educative e di socialità a minori in condizioni di fragilità per recuperare le competenze in ambito scolastico.

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