Contro il megastore di via Bertini raccolte 1.600 firme: "Coriano non può reggere ulteriore traffico"
La mobilitazione del comitato “No megastore di via Bertini”, che lotta contro il nuovo insediamento commerciale tra via Bertini, via Balzella e via Correcchio, prosegue pur con tutte le limitazioni dovute alla pandemia in corso
La mobilitazione del comitato “No megastore di via Bertini”, che lotta contro il nuovo insediamento commerciale tra via Bertini, via Balzella e via Correcchio, prosegue pur con tutte le limitazioni dovute alla pandemia in corso. E per dare seguito alla serata nel salone comunale dello scorso 24 settembre, in cui si è dibattuto approfonditamente sul progetto, il comitato ha effettuato nelle scorse settimane una raccolta di firme. Le sottoscrizioni ad una petizione intitolata 'No al megastore di via Bertini' sono state 1.600 circa.
“Spesso siamo stati tacciati strumentalmente di 'non avere nessuno dietro di noi', di essere pochi individui, per cui abbiamo provato, pur con tutte le difficoltà del periodo, una raccolta firme. In poche ore di impegno da parte dei volontari abbiamo ottenuto un numero impressionante di firme”, spiega Sara Conficconi a nome del comitato. Che ribadisce: “Siamo stati accusati di voler affossare un marchio, di voler contestare un'amministrazione. Invece siamo solo dei cittadini che vogliono porre all'amministrazione i temi della sostenibilità ambientale”.
L'area in questione di via Bertini, già autorizzata dal Piano del commercio della precedente amministrazione Drei, vede una variante urbanistica in corso per portare il previsto supermercato da 1.500 a 2.500 metri quadri di superficie di vendita, in cambio di una riduzione delle superfici totale destinate al commercio nell'intera area. Per il grande supermercato da 2.500 mq ha già espresso interesse ad insediarsi la catena 'Esselunga', non presente in Romagna. Il progetto è però contrastato dal comitato che ha raccolto “500 firme con due tavolini davanti a due supermercati, per un totale di 6 ore di tempo e, poi, fermati i banchetti per il Covid, proseguite con una distribuzione di moduli ad amici e interessati, fino a raggiungere 1.600 sottoscrizioni”, spiega Daniele Cortesi. Continua Cortesi: “Prima è stata diretta ai cittadini di Coriano, poi i moduli si sono diffusi in tutta la città perché il tema dell'aumento dei supermercati è sentito in tutta la città”.
A fare i conti è Giorgio Adamo: “Lungo i 1500 metri di via Bertini da via Cervese a via Pandolfa già oggi ci sono 4 supermercati. Su via Pandolfa ne dovrebbe sorgere un quinto, e poi un altro da ben 2.500 mq. E' una situazione ambientale non sostenibile per questa parte della città, su cui insistono anche due inceneritori, posti a 1.500 metri in linea d'aria con l'area del futuro megastore”. Il timore è per le ricadute ambientali, in particolare del traffico veicolare: “Un grande supermercato da 2.500 mq ha senso di esistere se movimenta qualche migliaio di persone al giorno e relative autovetture, che si sommano a quelle di uno degli assi più trafficati della città, via Bertini. Il tutto vicino a 4 plessi scolastici con un totale di 1.670 bambini. Domandiamo al Comune se ha fatto i conti con queste incidenze di traffico e inquinamento? “
Sostegno alla petizione viene anche da Francesco Occhipinti, presidente di Legambiente Forlì-Cesena: “Questo megastore non sembra andare nella direzione delle promesse fatte dalla nuova amminitrazione. Forlì è messa male nelle classifiche del consumo del suolo ed è anche evidente la relazione tra mortalità di Covid e inquinamento atmosferico”. Conficconi conclude chiedendo al Comune di “fare scelte coraggiose”.