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Cronaca

Coronavirus, il nuovo bollettino: altri due morti nel Forlivese. Oltre 100 i ricoverati

I casi complessivi sono saliti 743, con 91 ricoverati con sintomi e tredici in terapia intensiva

Due morti e nove nuovi casi. Questo il bollettino ufficiale nel Forlivese comunicato dalla Prefettura. I casi complessivi sono saliti 743, con 91 ricoverati con sintomi e tredici in terapia intensiva. I contagiati in isolamento domiciliare sono 497, otto in più rispetto a lunedì, mentre si è registrato un unico guarito che porta il numero complessivo a 88. Il triste conteggio dei decessi contempla un 61enne, che si trovava ricoverato in ospedale con patologie pregresse, ed una 89enne di Forlimpopoli.

La situazione a livello provinciale vede invece 1334 casi (lunedì erano 1306), con 161 ricoverati con sintomi (70 nel Cesenate), 23 in terapia intensiva e 834 in isolamento domiciliare (377 nel comprensorio di Cesena). I guariti passano da 183 a 192, mentre i morti da 81 a 86 (tre nel Cesenate). Dei nove casi, sette sono stati registrati a Forlì (440 totali) e due a Forlimpopoli (70 casi). A Castrocaro sono undici i positivi, mentre le persone in quarantena sono 21. A Rocca San Casciano i casi positivi sono 44, di cui due ricoverati in ospedale. "I nuovi cinque casi - informa il sindaco Pier Luigi Lotti - si trovano in isolamento domiciliare in quanto non necessitano di cure ospedaliere".

A Modigliana il sindaco Jader Dardi ha annunciato la guarigione del paziente che si trovava ricoverato a Lugo: "E' stato dimesso ed è già a casa dopo aver avuto l'esito di due tamponi negativi. E' positivo che non risultino al momento tamponi in attesa di essere elaborati e questo fa sperare che si possa finalmente invertire la tendenza di questi ultimi giorni". A Santa Sofia la situazione resta stabile con un solo cittadino positivo, che si trova in isolamento in buone condizioni.

A Meldola, aggiorna il sindaco Roberto Cavallucci, "non sono stati rilevati nuovi casi di positività; il numero dei nostri concittadini ammalati resta pari a 55 casi, di cui 7 ricoverati in ospedale (1 in terapia intensiva) e 48 in isolamento domiciliare. La situazione della Casa di Riposo Drudi è costantemente monitorata e l’Ausl ha eseguito nuovi tamponi su 67 operatori (medici, infermieri, operatori socio sanitari, coordinatrici e personale ausiliario)". Situazione stabile a Bertinoro (38 casi), Civitella (otto casi), Santa Sofia (uno), Portico (tre), Galeata (due) e Predappio (17).

Il dato regionale

Sono 20.752 i casi di positività al Coronavirus in Emilia-Romagna, 312 in più rispetto a lunedì. E hanno raggiunto quota 101.896 i test effettuati, quasi 3.000 (esattamente 2.849) in più rispetto a lunedì. Questi i dati - accertati alle 12 di martedì sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione. Complessivamente, 9.016 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (70 in più rispetto a lunedì). 328 i pazienti in terapia intensiva: 3 in meno di lunedì. E diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid (-17).

Continuano, nel frattempo, a salire le guarigioni, che raggiungono quota 4.269 (+ 262), delle quali 2.028 riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione; 2.241 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.  Purtroppo, si registrano 90 nuovi decessi: 50 uomini e 40 donne. E riguardano 9 residenti nella provincia di Piacenza, 20 in quella di Parma, 9 in quella di Reggio Emilia, 10 in quella di Modena, 17 in quella di Bologna, (di cui 1 nell’imolese), 7 in quella di Ferrara, 2 in provincia di Ravenna, 4 in quella di Rimini; 3 persone decedute, infine, erano residenti fuori regione.

Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 3.167 a Piacenza (29 in più rispetto a lunedì), 2.582 a Parma (9 in più), 3.947 a Reggio Emilia (59 in più), 3.180 a Modena (48 in più), 2.975 a Bologna (28 in più), 345 a Imola (nessun caso positivo in più rispetto a lunedì), 635 a Ferrara (17 in più). In Romagna sono complessivamente 3.921 (122 in più), di cui 880 a Ravenna (53 in più) e 1.740 a Rimini (13 in più).

Il conteggio dei morti

Sui decessi "faremo una informazione ad hoc, perche' questi dati vanno spiegati meglio dalle Aziende sanitarie", ha annunciato il commissario per l'emergenza coronavirus in Emilia-Romagna, Sergio Venturi, il quale ha spiegato che diversi morti comunicati risalgono ai giorni scorsi e forniscono quindi una "idea distorta" dell'epidemia. "Sono il primo ad essere mortificato da questa situazione", ha detto il commissario. Qual e' il punto? Il fatto e' che spesso i dati giungono "molto in ritardo" dalle Aziende sanitarie, per via delle autopsie a cui vengono sottoposti i casi sospetti.

"A volte per ragioni di sicurezza le autopsie si fanno tutte lo stesso giorno", ha evidenziato Venturi: capita cosi' che vengano conteggiati tutti in una volta molti pazienti deceduti. Ed ecco l'ipotesi, pensata insieme all'assessorato alla Sanita' della Regione, di chiedere "chiedere al dipartimento della Protezione civile nazionale una comunicazione separata tra i decessi della giornata precedente e quella dei giorni precedenti". Questo, secondo Venturi, "darebbe un'idea piu' vera dell'epidemia e dell'esito finale piu' infausto" del virus. Nella sostanza il dato dei decessi verra' fornito con la specifica di quando sono avvenuti realmente.

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