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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Covid, è la settimana dell'impennata dei contagi. Ma i ricoveri sono la metà e i morti quattro volte meno

Nell'ultima settimana  nel territorio dell'Ausl Romagna si sono registrate 5.005 positività su un totale di 55.888 tamponi, circa il 9% del totale dei tamponi molecolari processati.

Nell'ultima settimana  nel territorio dell'Ausl Romagna si sono registrate 5.005 positività su un totale di 55.888 tamponi, circa il 9% del totale dei tamponi molecolari processati. In Romagna si registra un sensibile aumento dei nuovi casi in termini assoluti (+1153). In totale sono ricoverati 240 pazienti, di cui 26 in terapia intensiva (+6,7% di ricoveri). Il 12% dei posti letto ordinari e di terapia intensiva sono attualmente occupati da pazienti Covid. Sono i dati forniti dall'Ausl Romagna e relativi alla settimana dal 13 al 19 dicembre.

In particolare nel Forlivese si contano 808 positivi al tampone nella settimana di riferimento e 949 nel Cesenate. Male in particolare il distretto sanitario di Forlì, che conta quasi 400 casi ogni 100mila abitanti negli ultimi 7 giorni, con picchi superiori ai 600 nella fascia di età tra 0 e 19 anni.  La variante Delta rappresenta, secondo i dati ufficiali, ancora il 100% del virus in circolazione sul nostro territorio. 

Nonostante l'aumento dei casi, si registra un andamento decisamente attenuato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, grazie alla diffusione della vaccinazione. In particolare i ricoveri ordinari sono 2 volte inferiori e si registra un numero di decessi 4 volte inferiore. In continuo aumento il numero dei soggetti vaccinati nei centri vaccinali aziendali che al 20 dicembre contano 859.093 vaccinati con prima, 777.919 con seconda dose e 233.216 con terza dose. A questi numeri vanno aggiunte 88.724 dosi somministrate dai medici di medicina generale. L'84% della popolazione della Romagna ha terminato il ciclo vaccinale delle due dosi, dati che cresce all'86% a Forlì e l'85% a Cesena. Nella provincia di Forlì-Cesena tre giovani su quattro della fascia 12-19 anni hanno completato il ciclo vaccinale.

Covid, la settimana 13-19 dicembre 2021

Questa settimana si sono verificati due focolai nelle strutture ospedaliere nell’ambito di Rimini e tre focolai in Rsa dei territori di Ravenna, Cesena e Rimini. Nell'Ausl sono stati sospesi 252 operatori tra dipendenti e convenzionati. La percentuale dei sospesi sul totale degli operatori con obbligo vaccinale è inferiore al 2% in tutti gli ambiti territoriali e non si apprezzano sostanziali differenze tra Cesena, Forlì, Rimini e Ravenna.

“Il quadro epidemiologico, anche nella settimana presa a riferimento conferma un trend in aumento della circolazione del virus - commenta Mattia Altini, Direttore Sanitario Ausl Romagna -. Un dato in linea con il livello regionale e nazionale, che evidenzia la necessità di non abbassare la guardia, soprattutto in questo periodo festivo. Gli strumenti a nostra disposizione li conosciamo bene: il vaccino e le note misure di sicurezza come utilizzo delle mascherine, igiene delle mani e distanziamento”.

Sempre Altini: “L'Ausl Romagna, ha scelto di ampliare al massimo le sedute vaccinali dedicate alla fascia 5-11 anni, soprattutto in questo periodo di chiusura delle scuole, per dare l’opportunità ai più piccoli di accedere in tempi rapidi alla somministrazione del vaccino. Allo stesso tempo modo anche i nostri servizi di Pediatria di Comunità stanno chiamando i ragazzi con patologie croniche , già in carico ai servizi e hanno già iniziato la somministrazione in sedute appositamente dedicate.
 Stiamo assistendo già da diverse settimane ad un incremento dei casi in questa fascia di età. Invitiamo quindi i genitori a non procrastinare la vaccinazione dei propri figli. All’interno delle sedute vaccinali dedicate ai bambini, sono presenti i pediatri che potranno dare risposte ad eventuali dubbi. Stesso messaggio vogliamo rivolgere agli adulti che ancora non hanno prenotato la somministrazione della terza dose. I dati fin qui raccolti, ci dicono che la dose  booster è in grado di restaurare un alto livello di protezione dalla malattia sintomatica”.

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