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Cronaca

Coronavirus, la situazione nel Forlivese: 41 ricoverati, il confronto con lo stesso giorno del 2020

Sono complessivamente 1.080 i forlivesi alle prese col virus, a cui vanno aggiunti 16 casi diagnoticati nel circondario a persone non residenti nel nostro territorio

E' il territorio comunale di Portico San Benedetto l'unico in tutto il Forlivese dove non vi sono casi di covid-19. Sono complessivamente 1.080 i forlivesi alle prese col virus, a cui vanno aggiunti 16 casi diagnoticati nel circondario a persone non residenti nel nostro territorio. Forlì conta 647 positivi, 24 dei quali ricoverati con sintomi. Il secondo comune alle prese con un significativo numero dei contagi è quello meldolese, con 86 casi (5 ricoverati), mentre nel bertinorese a lunedì sono 80, con un cittadino ricoverato.

C'è poi Forlimpopoli, con 48 contagi, nessuno dei quali necessitante di ricovero, quindi Castrocaro e Santa Sofia con 47. Del comune della vallata del Bidente i ricoverati sono quattro. Rocca San Casciano ha 30 positivi in isolamento domiciliare, mentre Premilcuore, per effetto del focolaio alla casa di riposo, ne ha 19 (un ricoverato). Civitella registra a lunedì 18 positivi (uno ricoverato), al pari di Predappio, che ha tuttavia un cittadino ricoverato in terapia intensiva. A Galeata i contagiati sono 17, uno dei quali ricoverato con sintomi. Al di sotto dei 10 positivi ci sono Dovadola e Modigliana (entrambe con otto, tutti in isolamento domiciliare) e Tredozio (sette, uno ricoverato). Tra i 16 positivi "fuori ambito", due sono ricoverati con sintomi.

Si tratta di numeri migliori rispetto al 22 novembre del 2020, quando il Forlivese era alle prese con 1.299 positivi, 76 dei quali ricoverati (sei in terapia intensiva). In quel periodo il Forlivese stava facendo i conti con forti restrizioni e coprifuoco, mentre ora è possibile muoversi con più libertà. In più è possibile vaccinarsi contro il virus, mentre lo scorso anno la campagna vaccinale non era ancora partita. Ma il vaccino, aveva ricordato nei giorni scorsi il direttore sanitario dell'Ausl Romagna, Mattia Altini, "va supportato ancora con le misure che conosciamo: distanziamento, mascherine e igiene delle mani. Abbiamo ancora una parte di popolazione che ha scelto di non vaccinarsi ed un’altra parte, i bambini, che ancora, speriamo per poco, non possono effettuare il vaccino. Ai primi non smetteremo mai di rivolgere l’invito ad aderire alla campagna vaccinale. Come si dice, i numeri non barano e dando un’occhiata anche distratta ai dati dello scorso anno le ragioni sono più che evidenti". 

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