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Cronaca

Coronavirus, "a casa anche il primo maggio". Ora d'aria? "Misura non operativa"

Per il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, "non credo che passerà questa situazione per quella data. Dovremo stare in casa per molte settimane

Non solo le festività pasquali, ma probabilmente anche il primo maggio lo si trascorrerà chiusi in casa. E' di mercoledì il nuovo dpcm del premier Giuseppe Conte con il quale ha prorogato le misure restrittive finalizzate a contrastare la diffusione del coronavirus al 13 aprile. Ma per il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, "non credo che passerà questa situazione per quella data. Dovremo stare in casa per molte settimane". Intervenendo a Rai Radio 1, ha ribadito la necessità di avere "comportamenti rigorosissimi". Il coronavirus, ha aggiunto, "cambierà il nostro approccio ai contatti umani e interpersonali, dovremo mantenere le distanze" per diverso tempo.

Parlando poi alla trasmissione "Circo Massimo" su Radio Capital, ha evidenziato che è necessario "andare avanti con il massimo rigore. Dobbiamo usare misure forti e precauzionali". Anche perché non è esclusa la possibilità che vi possa essere un ritorno del virus, come dimostrano le nuove misure in Cina. Il capo della Protezione Civile è poi tornato sulla circolare del Viminale che ha suscitato diverse polemiche sottolineando che non ha introdotto alcuna novità. "Il documento non sposta i termini. Dobbiamo fare attenzione ed evitare di trovarci poi in una situazione che poi ci sfugge di mano. L'ora d'aria è una misura che non è ancora operativa".

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