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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, Venturi: "Tutelare gli operatori delle case di riposo. Se scatta un contagio è un incendio"

Il monito arriva da Sergio Venturi, commissario regionale per l'emergenza coronavirus, durante la diretta Facebook di lunedì pomeriggio

Con i rifornimenti di nuove protezioni in attivo, le Aziende sanitarie dell'Emilia-Romagna diano la priorita' non solo ai sanitari negli ospedali, ma "anche e soprattutto" agli operatori delle case di ricovero per anziani. Perchè "se un operatore senza mascherina porta dentro l'infezione, determina un incendio". Il monito arriva da Sergio Venturi, commissario regionale per l'emergenza coronavirus, durante la diretta Facebook di lunedì pomeriggio.

"Abbiamo la necessita' di salvaguardare prima di tutto chi assiste gli anziani - sostiene Venturi - perche' sono le persone piu' fragili e delicate". Quindi al momento "i serbatoi che dobbiamo difendere di più sono le case protette". Lunedì, sottolinea il commissario, in Emilia-Romagna è arrivato un "rifornimento discreto di protezioni. E martedì dovrebbero arrivare i sei milioni di mascherine promessi dal Governo, che per noi significa diverse centinaia di migliaia di dispositivi in più".

In forza di questo, prosegue Venturi, "dico ai direttori delle aziende di tenere conto anche e soprattutto di chi lavora nelle case protette, perche' se un operatore senza mascherina porta dentro l'infezione determina un incendio", perchè nelle strutture ci sono "persone anziane, allettate e con molte patologie. E dobbiamo preservarle, perche' sarebbe molto grave" scatenare il contagio dentro le case protette. 

Venturi annuncia inoltre che entro questa settimana "definiremo una nuova modalità rapida" per avere gli esiti dei tamponi. In questo modo, "potremo iniziare a farli a tappeto". "Abbiamo bisogno di avviare l'attivita' sui tamponi per gli operatori - afferma Venturi - questa settimana definiremo una nuova modalita' per avere test rapidi, con un quarto del tempo di refertazione rispetto ai tamponi attuali. Ma vogliamo essere sicuri che funzioni, stiamo facendo dei test e attraverso il laboratorio di Reggio Emilia contiamo validare le poche aziende che lo fanno, di cui siamo sicuri, entro questa settimana. Da quel momento avremo tamponi per farli a tappeto per tutti, a partire dagli operatori".

In questo modo, sottolinea Venturi, si potrebbe anche evitare il problema di reperire i dispositivi, per i quali e' iniziata quella che il commissario regionale descrive come una concorrenza spietata a livello internazionale. "Questo scoppio generale dell'epidemia nel mondo - sottolinea Venturi - ci mette spesso in concorrenza con gli altri. Abbiamo Paese ad esempio che sequestrano mascherine: in questo momento ne abbiamo 200mila ferme in Turchia, donate dalla Cina, che non riusciamo a recuperare. Vale per tutto, anche per i reagenti ai tamponi. In altri Paesi crescono i contagi più velocemente di quanto avvenga in Italia e quindi c'e' un accaparramento che non va bene", ribadisce il commissario emiliano-romagnolo. 

Sull'andamento del coronavirus in Emilia Romagna: "Quello che ci aspettiamo è una progressiva salita delle guarigioni ed un progressivo calo della percentuale delle persone che si ammalano. Ci aspettiamo decessi anche nella fase di flessione dell'epidemia, perchè bisogna tener conto del passato della malattia e le sue conseguenze".

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