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Cronaca Predappio

Il Covid falcia un'altra vittima: muore a 48 anni dopo settimane di lotta in Rianimazione

Un altro doloroso lutto causato dal Coronavirus. Ad essere colpita duramente, ancora una volta, è la comunità di Predappio, dove appena un mese fa si era verificato uno dei decessi più "giovani"

Un altro doloroso lutto causato dal Coronavirus. Ad essere colpita duramente, ancora una volta, è la comunità di Predappio, dove appena un mese fa si era verificato uno dei decessi più "giovani" causati dalla tremenda epidemia che sta attraversando tutto il mondo, quello di Andrea Tesei, morto ad appena 26 anni. Nella notte tra martedì e mercoledì è morto nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Bufalini di Cesena Raffaele Laghi, 48 anni da compiere il 31 maggio. Di San Lorenzo in Noceto e quindi già nel comune di Forlì, la vita di Laghi gravitava tra il capoluogo e Predappio. Apparteneva ad una famiglia di imprenditori nel campo dello smaltimento rifiuti e autospurghi e proprio a San Lorenzo in Noceto si trovava lo storico stabilimento, poi passato di mano ad altra proprietà e infine recentemente chiuso. Il 48enne ha lottato per settimane nel reparto di Rianimazione a Cesena, uno dei primi positivi al Coronavirus sul territorio forlivese.

Raffaele Laghi lavorava nella cooperativa "Forlì Ambiente", che opera nell'ambito dei servizi ambientali e spughi. A ricordarlo è anche Mirco Coriaci, direttore di Confcooperative Forlì-Cesena: "E' una morte che ci lascia tutti sbigottiti e ci fa capire ancora di più quanto sia pericolosa questa malattia. Negli ultimi 40 giorni mi sono tenuto in stretto contatto con la cooperativa nostra aderente, di cui Laghi era un prezioso e competente collaboratore, per ogni esigenza fino a questa triste notizia".  Personalmente colpito anche il sindaco di Predappio Roberto Canali: "Lo conoscevo da una vita, un lutto che mi tocca personalmente. A Predappio lo si vedeva spesso, era molto attivo nel volontariato". Laghi, assieme a Vanni Cappelletti, era molto attivo nel volontariato a favore dell'Africa con l'associazione "Dedicata ad un angelo".

Questa la presentazione su Facebook dell'associazione: "L’Associazione Dedicata ad un Angelo è nata tanti anni fa, grazie all’amicizia di Vanni e Raffaele, che sono riusciti a coinvolgere tante persone convinte dell’ importanza di restituire una parte della propria fortuna sotto forma di impegno nell’ aiutare chi ha avuto meno. L’associazione dopo tanti anni ha richiesto e ottenuto il riconoscimento di ONLUS, perseguendo le finalità di solidarietà sociale, assistenza e beneficenza per tutte le persone che ne hanno bisogno ovunque esse siano. Il primo progetto è stato quello di realizzare un asilo nella comunità di Kisawasawa nell’entroterra tanzaniano; abbiamo poi partecipato, insieme a tutti i nostri amici e sostenitori, alla costruzione di tante altre strutture in questo piccolo villaggio sperduto. Il mondo che la nostra Associazione si auspica è una realtà dove i bambini hanno la possibilità di andare a scuola e costruirsi una propria identità grazie ad una istruzione adeguata: solo così potranno garantirsi un futuro migliore. Proprio per questo scopo sosteniamo progetti e iniziative per dare accoglienza, istruzione scolastica e professionale a bambini e adolescenti senza discriminazione di sesso, religione o etnia. Agiamo con la convinzione che l’ aiuto dato ai bambini e ai giovani bisognosi, in qualunque parte del mondo, non da sollievo solo a chi riceve il nostro aiuto ma contribuisce anche alla crescita sociale dell’ intera comunità, locale e globale. E da sollievo anche a noi".

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