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Cronaca

Coronavirus, l'Emilia Romagna potenzierà i tamponi: "Anche per chi non ha sintomi"

"Seguiamo le nuove indicazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità, secondo le quali puo' essere utile farlo, ma soprattutto vogliamo fare ogni cosa possa fermare l'avanzare della pandemia", ha concluso Bonaccini

L'Emilia-Romagna è pronta a potenziare l'attivita' dei tamponi per "scoprire eventuali positivi al coronavirus anche fra chi non ha sintomi". Lo annuncia il presidente della Regione, Stefano Bonaccini. "Partiremo a farlo da chi lavora nella sanità regionale e proseguiremo sugli altri cittadini, penso ai lavoratori, secondo un piano modulato sulle varie province che ho chiesto al commissario ad acta all'emergenza Sergio Venturi, di concerto con l'assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, di presentarmi entro mercoledì". "Seguiamo le nuove indicazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità, secondo le quali puo' essere utile farlo, ma soprattutto vogliamo fare ogni cosa possa fermare l'avanzare della pandemia", ha concluso Bonaccini.

Il piano, ha illustrato Venturi, partirà col fare i tamponi "a tutti i dipendenti e convenzionati al servizio sanitario nazionale", a cui seguirà un "piano più complessivo di ricerca del virus nelle persone e nei contatti". Il potenziamento dei tamponi "sara' diversificato per province", a seconda del quadro dei contagi. "Andremo per step - ha affermato il commissario durante la diretta sulla pagina Facebook della Regione Emilia Romagna - sarà un piano in evoluzione e saremo in grado di fare molti piu' tamponi" anche grazie a nuove tecniche di analisi rapida. "Ci cambia poco sapere se una persona e' positiva o meno, ormai i sanitari sono capaci di capire se c'e' il covid anche solo visitando le persone senza fare il tampone - ha proseguito -. Ma abbiamo bisogno che gli operatori siano tranquilli nello svolgere il loro lavoro".

Altro tema di grande attualità è quello dei ventilatori: "La notizia - ha sottolineato - è che, mutuando dall’esperienza lombarda, stiamo moltiplicando i ventilatori polmonari per la terapia intensiva. In pratica ad ogni ventilatore riusciamo a collegare fino a quattro circuiti e quindi a ventilare due persone e presto arriveremo a quattro”. E anche sul versante del personale della sanità, c’è una buona notizia: “Giovedì avremo 44 nuovi infermieri, laureati on line dall’Università di Modena e Reggio Emilia, sono 44 professionisti che andranno ad arricchire le dotazioni delle aziende sanitarie per poter affrontare questa situazione. E questa sera voglio ringraziare anche la categoria degli addetti alla sanificazione e alla pulizia, anche dei nostri ospedali, e gli operai che lavorano nelle nostre fabbriche, per lo straordinario lavoro che stanno facendo”.

“Agli infermieri e ai medici ogni giorno si prendono dei rischi che salvano la vita - ha aggiunto Venturi - vorrei dire che non avete idea di quante persone vi vogliono bene e vi fanno forza e vi danno il coraggio di continuare ad andare avanti. Fare il medico e fare l’infermiere è uno dei lavori più belli, perché si aiutano gli altri. Siamo emiliano-romagnoli e insieme abbiamo una grandissima forza. E siamo una comunità, lo dimostrano anche i tanti volontari, che ringrazio, che mettono a disposizione il proprio tempo libero. Sono sicuro che ce la faremo. Siamo tenaci e ne abbiamo affrontate tante, e riusciremo a farcela anche questa volta".

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