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Cronaca

Come comportarsi in bici: al via un corso di educazione stradale per i profughi

Per una maggiore comprensione dei concetti da parte dei partecipanti, entrambi gli incontri prevedono anche il servizio di interpretariato in consecutiva

Un servizio di educazione stradale per gli stranieri richiedenti protezione internazionale. Per l'assessore alle Politiche per l'integrazione Raoul Mosconi è necessario "dare gli strumenti necessari per la comprensione e la conoscenza del Codice della Strada e del rispetto delle regole che sono fondamentali per la vita in società. La conoscenza delle regole, insieme alla presenza sul territorio della Polizia Stradale, vuole essere una misura di prevenzione efficace contro i reati stradali. Inoltre la collaborazione della Fiab con i progetti di ciclo officina si trasforma in un’opportunità reale per imparare in autonomia la manutenzione delle bici". Per una maggiore comprensione dei concetti da parte dei partecipanti, entrambi gli incontri prevedono anche il servizio di interpretariato in consecutiva. Gli incontri, tenuti dalla Polizia Stradale nella sala Santa Caterina, si terranno in inglese mercoledì dalle 15 alle 17,30, mentre mercoledì 29 marzo dalle 15 alle 17,30 in lingua francese. 

Lo scopo è a far sì che i richiedenti asilo che utilizzano o vogliono iniziare ad utilizzare la bicicletta come mezzo di trasporto, siano pienamente consapevoli delle norme di circolazione per strada e delle regole di comportamento del ciclista. Ai partecipanti saranno consegnati giubbotti catarifrangenti e luci anteriori e posteriori da montare nelle biciclette. Inoltre verranno messi a disposizione i volantini multilingue sul corretto utilizzo della bici. Il servizio si inserisce nel quadro delle collaborazioni in atto con la Prefettura, le forze dell'ordine e le Associazioni operanti sul territorio nell'accoglienza dei rifugiati e richiedenti asilo con i Comuni, in particolare i Servizi Sociali e la Polizia Municipale, e l'Unione dei Comuni della Romagna Forlivese.

OSPITALITA' - L’Azienda Servizi alla Persona “San Vincenzo De’ Paoli” interviene per conto dell’Unione di Comuni della Romagna Forlivese per il coordinamento dell’accoglienza dei richiedenti di protezione internazionale, accolti nei vari Centri di Accoglienza Straordinaria, attivi nel territorio dell’Unione di Comuni della Romagna Forlivese, con eccezione del comune di Portico e San Benedetto. Al 15 marzo sono attivi sul territorio di riferimento 41 Centri di Accoglienza Straordinaria che accolgono 375 richiedenti asilo, gestiti da 7 soggetti identificati dall'Aasp mediante procedura ad evidenza pubblica.

L’Azienda Servizi alla Persona “San Vincenzo De’ Paoli”, interviene per conto dell’Unione di Comuni della Romagna Forlivese per il coordinamento dell’accoglienza dei richiedenti di protezione internazionale, accolti nei vari Centri di Accoglienza Straordinaria, attivi nel territorio dell’Unione di Comuni della Romagna Forlivese, con eccezione del comune di Portico e San Benedetto.


Al 15/03/2017 sono attivi sul territorio di riferimento 41 Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS) che accolgono  375 richiedenti asilo, gestiti da 7 soggetti identificati dall'ASP mediante procedura ad evidenza pubblica.

Nell'ambito dei Servizi per l'Integrazione, è previsto un progetto dal titolo “I laboratori dell’accoglienza”, è stato proposto da RTI DIALOGOS SOC. COOP. SOC e FONDAZIONE BUON PASTORE CARITAS FORLI e condiviso dai Gestori dei CAS.

Nell'ambito di questo progetto, che già coinvolge in laboratori la FIAB nell’uso della bicicletta, su indicazione dell'Assessorato Servizi Sociali e Promozione alla Salute del Comune di Forlì sono stati organizzati 2 incontri informativi sulla Educazione stradale, rivolti ai richiedenti protezione internazionale ospiti nei Centri di Accoglienza Straordinaria del Comune di Forlì e dell’Unione dei Comuni. Gli incontri, in collaborazione con la Polizia Stradale di Forlì avranno luogo il 22 e 29 marzo, presso la Sala Santa Caterina, in Via Romanello, 8 Forlì.

Tali incontri sono finalizzati a far sì che i richiedenti asilo che utilizzano o vogliono iniziare ad utilizzare la bicicletta come mezzo di trasporto, siano pienamente consapevoli delle norme di circolazione per strada e delle regole di comportamento del ciclista.

L’Assessore alle Politiche per l'integrazione Raoul Mosconi afferma la necessità di dare gli strumenti necessari per la comprensione e la conoscenza del Codice della Strada e del rispetto delle regole che sono fondamentali per la vita in società. La conoscenza delle regole, insieme alla presenza sul territorio della Polizia Stradale, vuole essere una misura di prevenzione efficace contro i reati stradali. Inoltre la collaborazione della FIAB con i progetti di ciclo officina si trasforma in un’opportunità reale per imparare in autonomia la manutenzione delle bici.

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