rotate-mobile
Cronaca

Forlì, guida alla città: quali sono le dieci cose assolutamente da visitare

Forlì, "e zitadòn", ha molte cose da visitare e sono tanti i turisti che annualmente visitano la Romagna e quella che, per centinaia di anni, è stata la città più popolosa della nostra amata terra

6) Palazzo Romagnoli

Il Palazzo Romagnoli - Reggiani prende il nome dalla famiglia Romagnoli di origine cesenate, che si stabilì a Forlì dal 1806 quando Lorenzo Romagnoli divenne prefetto della città durante il governo francese, e dalla famiglia Reggiani. Girolamo Lorenzo Reggiani sposò l’ultima discendente Virginia e assunse il cognome di Reggiani Romagnoli. L'edificio, venduto dalla famiglia nel 1965 al Comune, è stato a lungo destinato dall'Esercito a sede del distretto militare della Provincia di Forlì per la visita medica di leva. A due passi dai Musei San Domenico, Palazzo Romagnoli, dopo il recente restauro, ospita le Collezioni civiche del Novecento, in particolare il piano terra è dedicato all'esposizione permanente della prestigiosa Collezione Verzocchi, mentre al primo piano sono collocate una selezione di opere tra cui gli oli e le incisioni di Morandi della Donazione Righini, le sculture di Wildt legate alla figura di Raniero Paulucci de Calboli e 'La grande Romagna', di opere pittoriche e plastiche rappresentative del vasto e composito patrimonio novecentesco forlivese.

7) Il duomo

La cattedrale di Santa Croce, meglio nota come "il duomo di Forlì",  è la sede del vescovo della diocesi di Forlì-Bertinoro. Al suo interno, nella cappella sinistra, si trova la xilografia della Madonna del Fuoco, patrona della diocesi. Si trova nell'omonima piazza, in pieno centro storico a Forlì e facilmente raggiungibile tramite la viabilità ordinaria. A circa 20 minuti dall'uscita della A14 e 15 minuti dalla stazione ferroviaria

8) Santuario di Fornò

Il nome completo è "Santuario di Santa Maria delle Grazie". Si trova nella frazione di Fornò, nella campagna ad est di Forlì, verso l'attuale zona industriale e in direzione Forlimpopoli. È stato definito da Mariacristina Gori "il monumento più singolare del territorio forlivese, anzitutto perché a date assai precoci adotta, in modo totalmente inconsueto per un edificio dedicato alla Vergine, una pianta centrale. L'ampiezza della fabbrica, inoltre, appare sicuramente eccezionale": la pianta circolare risulta, infatti, di 34 metri di diametro

9) Rocca di Ravaldino

La Rocca di Ravaldino, conosciuta anche come la Rocca di Caterina Sforza è una cittadella fortificata che sorge nella città di Forlì. Di origine medioevale ma ricostruita e rafforzata nel Trecento sia dagli Ordelaffi sia da Egidio Albornoz ed ampliata durante il Quattrocento, è oggi in parte destinata a sede espositiva, mentre un'ampia area ospita le carceri della città. Le carceri come tali vennero edificate all'interno della rocca sul finire dell'Ottocento e vengono ancora ospitate nell'edificio. Attualmente la rocca si presenta come un'imponente architettura a pianta quadrangolare, con bassi torrioni di forma cilindrica e un tozzo mastio a base quadrata

10) Villa Saffi

Fu residenza della famiglia Saffi, ed in particolare del patriota Aurelio Saffi. Attualmente, è un Museo di proprietà del Comune. Nel XIX secolo, la Villa, indicata con nome in codice di Vendita dell'Amaranto, fu sede di riunioni segrete della carboneria. Dopo avervi soggiornato a lungo, vi morì, il 10 aprile 1890, il mazziniano Aurelio Saffi. Si trova in via Firenze, al civico 164

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Forlì, guida alla città: quali sono le dieci cose assolutamente da visitare

ForlìToday è in caricamento