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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Covid-19, i casi attivi nel Forlivese sono 16: due i ricoverati

Nel Forlivese i casi attivi sono 16, due dei quali ricoverati. Resta stabile a 111 il numero dei decessi, mentre i guariti sono 837

Nessun nuova positività al covid-19 nel compensorio di Forlì. E' quanto emerge dal bollettino diramato dalla Prefettura sulla base dei dati comunicati dall'Ausl. Nel Forlivese i casi attivi sono 16, due dei quali ricoverati. Resta stabile a 111 il numero dei decessi, mentre i guariti sono 837. Dall'inizio della pandemia vi sono stati 963 casi, dato che comprende anche il numero di coloro che hanno sconfitto la malattia e di chi ha perso la vita. I casi in provincia sono 1.769: il nuovo è stato accertato a Cesena. Nel Cesenate sono 20 i casi attivi, tre dei quali ricoverati. I guariti sono 702, mentre i deceduti 83. E' di 806 il numero di casi totali nel comprensorio di Cesena. Nelle ultime 24 ore si sono registrate due guarigioni, che aggiorna il totale a 1.539. Dei cinque ricoverati nessuno si trova in terapia intensiva, mentre sono 31 le persone positive che non necessitano di cure ospedaliere.

La situazione nel Forlivese

In città sono sei i casi attivi, tutti in isolamento domiciliare. Il capoluogo conta 513 guariti e 71 decessi. E' ricoverato in ospedale l'unico caso attivo di Meldola (78 guariti e 9 decessi), mentre Predappio conteggia quattro positività, una delle quali ricoverata in ospedale. Un caso anche a Rocca San Casciano, ma non si è reso necessario ospedalizzarlo. Sono "covid free" Castrocaro, Civitella, Dovadola, Forlimpopoli, Galeata, Premilcuore, Santa Sofia e Tredozio.

La situazione in Emilia Romagna

Secondo i dati resi noti dal Ministero della Salute, l’indice Rt dell’Emilia-Romagna, che misura il tasso di contagiosità dopo l’applicazione delle misure decise per contenere la malattia, si attesta all’1,28%, oltre il livello di guardia fissato a 1, nel periodo 22/28 giugno.

Secondo i sanitari, l’indicatore Rt dell’Emilia-Romagna fotografa una situazione che, in larga parte, fa capo ai focolai che si sono manifestati a Bologna la scorsa settimana. Pur trattandosi di un numero di casi relativamente modesto in termini assoluti, è un fenomeno che è stato fortemente presidiato dai servizi sanitari, che lo hanno circoscritto e contenuto.

“Non siamo certo noi a sottovalutare ogni segnale che ci indica come sia sempre necessario non abbassare mai la guardia - commenta l’assessore regionale alla Salute, Raffaele Donini - e non ci facciamo trovare sguarniti. E proprio in occasione dei focolai che si sono creati nel bolognese, abbiamo dimostrato come abbia reagito, presto e bene, la macchina della sanità pubblica”

E’ lo stesso report dell'Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute, che riporta i dati relativi all’Rt, ad affermare che “le stime Rt tendono a fluttuare in alcune Regioni e province autonome in relazione alla comparsa di focolai di trasmissione che vengono successivamente contenuti. Si osservano, pertanto, stime superiori ad 1 in Regioni dove si sono verificati recenti focolai. Persiste l'assenza di segnali di sovraccarico dei servizi assistenziali”.

“Nei giorni scorsi abbiamo incontrato i sindaci della Riviera- spiega ancora Donini- e con loro abbiamo convenuto una serie di azioni per continuare a sensibilizzare i cittadini ad un comportamento che eviti il rischio di contagio, oltre ad un aumento dei controlli. E abbiamo chiesto alle autorità competenti di vigilare affinché tutti i passeggeri indossino la mascherina e non vi siano passeggeri in piedi".

Per quanto riguarda il settore produttivo, Donini ricorda che “abbiamo invitato le aziende a effettuare i test sierologici ai propri dipendenti, dato che questo ci consente di individuare in maniera tempestiva i casi asintomatici, dando poi il via - ove necessario - alle azioni di isolamento e successivo tampone di verifica”.

“Dato che il rischio zero non esiste - conclude Donini - e dato che non possiamo permetterci un altro lockdown, raccomandiamo a tutti di osservare sempre con scrupolo tutte le indicazioni di comportamento già note, più volte raccomandate, che evitino il rischio del contagio. A noi spetta il compito certamente impegnativo, ma finora assolto grazie alla competenza e alla professionalità della sanità pubblica, di individuare tempestivamente e circoscrivere gli eventuali focolai"

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 28.562 casi di positività, 27 in più rispetto a giovedì, di cui 18 persone asintomatiche – individuate attraverso l’attività di screening regionale – e 9 sintomatiche. I nuovi tamponi effettuati sono 4.403, che raggiungono così complessivamente quota 508.691, a cui si aggiungono altri 1.559 test sierologici, fatti sempre da giovedì, per un totale di 158.966.

Le nuove guarigioni sono 17 per un totale di 23.284, l’81,52% dei contagiati da inizio crisi. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a venerdì ssono 1.011 (8 in più rispetto a giovedì). Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 915, 17 in più rispetto a ieri, 90,5% di quelle malate. I pazienti in terapia intensiva rimangono 9, quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 87 (-9).

Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 23.284 (+17): 235 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 23.049 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi. Purtroppo si sono registrati due decessi: si tratta di una donna e un uomo, in provincia di Reggio Emilia e in provincia di Parma. Complessivamente, in Emilia-Romagna i decessi sono arrivati a quota 4.267.

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4548 a Piacenza (nessun nuovo caso), 3661 a Parma (+4), 5003 a Reggio Emilia (nessun caso nuovo rispetto a ieri), 3.957 a Modena (+3), 4.944 a Bologna (+18, quasi tutti riconducibili a focolai sotto controllo; di questi 8 sono sintomatici); 404 a Imola, 1.029 a Ferrara; 1054 a Ravenna (nessun caso nuovo rispetto a giovedì) e 2.198 a Rimini (+1, asintomatico). 

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