rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Covid-19 e assistenza domiciliare, il contributo del Rotary alle Usca: "Prendiamoci cura di chi ci cura"

"Abbiamo pensato di aiutare il personale medico sanitario", ha detto il presidente del Rotary Club Forlì, Massimo Amadio, introducendo l'incontro

I Rotary Club della Romagna, compresi quello di Forlì e il Tre Valli, Repubblica di San Marino ed e-Club, si sono incontrati alla presenza del Governatore del Distretto 2072, Adriano Maestri, di quello incoming Stefano Spagna Musso, dei past president e altre autorità rotariane, in un appuntamento online promosso dal Rotary Club Forlì e da quello distrettuale per confrontarsi e portare avanti un progetto a sostegno delle Unità speciali di continuità assistenziale (Usca) del territorio della Romagna per la pandemia da Sars-Cov 2.

"Abbiamo pensato di aiutare il personale medico sanitario - ha detto il presidente del Rotary Club Forlì, Massimo Amadio, introducendo l'incontro - cercando prima di eliminare i rischi durante le operazioni di vestizione e svestizione del personale e poi di contribuire a dotare di strumenti l'assistenza domiciliare attraverso le Usca. Per la collaborazione abbiamo incontrato il dottor Riccardo Varliero, direttore del Dipartimento Cure Primarie e Medicina di Comunità Forlì-Cesena dell'Ausl della Romagna".

È stato il dottor Salvatore Ricca Rosellini, socio del Club di Forlì, a illustrare il progetto che prevede di dotare di "ecografi wi-fi collegabili con tablet e smartphone, saturimetri professionali, stetoscopio, otoscopio e bilance, oltre a computer fisso per la sede e notebook portatili per il coordinamento dei dati. Questo per favorire l'assistenza domiciliare di tali unità che fanno diagnosi e terapie precoci a domicilio e per ridurre i ricoveri in un momento in cui gli ospedali e i pronto soccorso sono ingolfati".

Il governatore Maestri ha sottolineato "l'importanza del progetto, la possibilità di allargarlo su varie aree collegandosi con l'Ausl di riferimento, di valutare le necessità e non disperdere le risorse, essere veloci ed efficaci nell'intervento facendo azioni di area in interclub". All'insegna del "prendiamoci cura di chi ci cura", dagli interventi è emersa anche la volontà di approfondire con le Ausl i percorsi per realizzare in tempi rapidi l'acquisto delle attrezzature, di estendere la proposta a livello distrettuale e di sviluppare in futuro anche percorsi sulla telemedicina. E, vista l'esperienza del Rotary nella campagna mondiale di vaccinazione ed eradicazione della polio, anche di rendersi disponibili per la prossima campagna di vaccinazione anticovid.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Covid-19 e assistenza domiciliare, il contributo del Rotary alle Usca: "Prendiamoci cura di chi ci cura"

ForlìToday è in caricamento