Covid alla Drudi, la Cisl Romagna chiede un tavolo di confronto permanente
Fisascat Cisl Romagna e Fnp Cisl, sindacato dei pensionati, a pochi giorni dal consiglio comunale straordinario, torna sulla situazione della casa di residenza per anziani "Drudi" di Meldola
"Occorre fare chiarezza per capire come mai e perché si sia sviluppato nuovamente a gennaio scorso, un focolaio così violento all’interno della struttura, che ha visto registrare più di 30 decessi tra gli utenti presenti". Fisascat Cisl Romagna e Fnp Cisl, sindacato dei pensionati, a pochi giorni dal consiglio comunale straordinario, torna sulla situazione della casa di residenza per anziani "Drudi" di Meldola, chiedendo insieme alle altre organizzazioni sindacali 2un tavolo di confronto permanente con l’attuale soggetto gestore per comprendere le eventuali criticità organizzative, su cui poter intervenire".
"Un confronto serrato - afferma Carlo Piazzese della Fisascat Cisl Romagna - che deve necessariamente portare ad accordi chiari e condivisibili anche dai lavoratori. Auspichiamo che il tavolo sia permanente e che non si fermi a semplici incontri, perché è impensabile che si possa gestire una Struttura complessa come l’istituzione Davide Drudi, senza considerare e valorizzare le professionalità degli operatori, che contano anni di esperienza nel campo e questo sarà possibile solo attraverso un confronto con le organizzazioni sindacali dei lavoratori, perché serve, oggi più che mai, un sistema di regole e protocolli condivisi in grado di saper cogliere le criticità, al fine di affrontarle e risolverle. Rammentiamo che non può esistere “una buona qualità del servizio offerto agli ospiti, senza il benessere dei lavoratori".
"Sappiamo - continua Piazzese - che è stata finanziata da parte del Comune di Meldola, una "la stanza degli abbracci", ma che la stessa ad oggi non è stata ancora resa operativa. Occorre accelerare e rendere operativo il progetto che, con la corretta formazione dei lavoratori, potrebbe rivelarsi uno strumento di continuità degli affetti in sicurezza, tra ospiti e parenti, così come il comitato dei parenti, ad oggi non ancora costituito di cui chiediamo l’attivazione al più presto. Inoltre siamo a rivendicare l’impegno, ad oggi disatteso, del Comune di Meldola e dell’istituzione Davide Drudi, di farsi garanti dell’attivazione di un Comitato Paritetico con la partecipazione dei sindacati. Crediamo infatti che tale strumento, richiesto da tempo, sia uno strumento di "monitoraggio e vigilanza" per poter intervenire tempestivamente in caso di necessità e che, se fosse già stato attivo, avrebbe potuto dare risposte concrete a tutti i lavoratori e agli ospiti della struttura".
"E’ altrettanto importante quindi - afferma Piazzese - che l’attenzione richiamata al soggetto gestore, venga messa in campo anche da tutti i soggetti che concorrono alla gestione della Struttura, tra i quali il Comune di Meldola e l’Istituzione Davide Drudi, ognuno rispettivamente con le proprie funzioni e compiti, vigilando sulla qualità del servizio e la gestione dei lavoratori non sottovalutando, come invece successo in passato, il richiamo delle Organizzazioni Sindacali , specialmente quando si segnalano problematiche che riguardano i lavoratori. Un richiamo quindi al dialogo e alla collaborazione, per raggiungere quello che riteniamo sia indispensabile, cioè l’interesse primario della salute degli ospiti, senza indietreggiare sui diritti e le tutele dei tanti lavoratori che fin dall’ inizio della pandemia hanno risposto a questa emergenza sanitaria con estrema disponibilità e professionalità".